Maran: «Concediamo poco ma ci castigano»

«A Brescia dovremo mettere in campo tutta la rabbia che stiamo accumulando»
TRIESTE
È lunghissima l’attesa per vedere arrivare Maran in sala stampa: forse il mister ha voluto smaltire un po’ la rabbia accumulata in una partita iniziata bene e poi finita nel peggiore dei modi. Ed è inevitabile, visti i due rigori concessi al Frosinone dall’arbitro Russo e il penalty negato all’Unione, che ancora una volta, più che di calcio, si parli soprattutto di errori arbitrali. «Siamo amareggiati - è l’esordio di Maran - perché per il modo in cui avevamo affrontato questa gara, non meritavamo di certo questo».


«Dispiace - continua Maran - perché il Frosinone sarà entrato in area nostra tre volte in tutta la partita e in due di queste non ha nemmeno tirato in porta. E’ incredibile come usciamo dalle ultime due partite con un solo punto, ed è amaro perdere per due rigori contro. Adesso cominciano a essere veramente tanti, molti dei quali fra l’altro per fallo di mano». Sugli episodi il tecnico alabardato sembra avere le idee abbastanza chiare: «La mano in barriera di uno del Frosinone sulla punizione di Allegretti mi sembrava netta, mentre sui due rigori loro ho forti dubbi, anzi uno non l’ho proprio visto.


In ogni caso, se c’era quello di Mezzano, allora doveva esserci anche quello sulla punizione di Allegretti. Purtroppo spesso si parla di partita condizionata dagli episodi, ma in questo caso è proprio così. Perché parliamoci chiaro, se due minuti prima del loro secondo rigore, il penalty ce lo dava a noi, adesso eravamo qui a parlare di una vittoria e di una buona prova della Triestina che non ha concesso quasi nulla all’avversario. Invece adesso stiamo qui a commentare tutta un’altra partita, questa è la realtà». Ma proprio alla luce di questi episodi, Maran passa poi ad analizzare la prova della squadra: «Purtroppo è un periodo in cui alla prima circostanza c’è sempre un episodio negativo a condizionarci, perché in realtà la squadra ha macinato gioco per tutta la partita.


Ma la prova va analizzata nel complesso, quindi è vero che dobbiamo certamente migliorare. Visto che il poco che concediamo in questo periodo lo stiamo pagando caro, dobbiamo lavorare sodo per non concedere neanche quello». Dopo un buon inizio, però, è anche vero che la Triestina si è fatta via via meno pericolosa. Maran lo spiega così: «Nella ripresa loro hanno progressivamente chiuso tutti gli spazi e man mano che passava il tempo ce n’erano sempre meno. Ma nonostante questo abbiamo creato due-tre occasioni, fra cui la traversa di Graffiedi, concedendo allo stesso tempo solo un’azione pericolosa al Frosinone, quella dove Gegè è stato bravissimo.


Ma noi abbiamo insistito dall’inizio alla fine e la partita l’abbiamo fatta noi». Il tecnico spiega anche la decisione di schierare Kyriazis a sinistra: «Mi serviva un giocatore con quelle caratteristiche da tener bloccato su quella fascia, visto che Lodi agiva in pratica da mezza punta. L’entrata di Lima? Volevo tenere una difesa alta negli ultimi minuti perché speravo ancora in un calcio piazzato da sfruttare in avanti». Per il mister alabardato, comunque, l’Unione ha la possibilità di reagire già a Brescia: «Sarà una trasferta difficile, lo dice la classifica, ma questo non deve toglierci il sonno. Anzi, deve galvanizzarci, dobbiamo mantenere la rabbia che abbiamo accumulato in questa sconfitta proprio per reagire a Brescia».


Antonello Rodio
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