L’Unione sceglie Arrigoni, anche per il 2011
Trovato l’accordo, ha già diretto gli alabardati. De Falco: "Lo cercavamo dalla scorsa estate"

TRIESTE.
È Daniele Arrigoni il nuovo allenatore della Triestina e lo sarà per il prossimo anno e mezzo. L’accordo, ampiamente anticipato, è raggiunto nella tarda serata di martedì e già ieri il tecnico romagnolo, dopo essere stato presentato ufficialmente, ha diretto il primo allenamento. Non c’è stato nemmeno il tempo per il previsto ”interregno” di Franco De Falco con il ds a guidare la squadra in attesa del nuovo nocchiero. Arrigoni si è subito messo alla guida dell’Unione. Prima, appunto, la presentazione mentre a pochi metri di distanza lo staff di Mario Somma (il vice Ciro Ferrara e il preparatore atletico Truda) si congedava dai magazzinieri e prendeva altre strade. Arrigoni infatti porta con sè il vice Nicola Cancelli, già a Trieste quattro anni fa, e il preparatore atletico Carlo Spignoli che ai tempi della gestione Tonellotto aiutò gli alabardati a conquistare la salvezza.
Tanto repentino l’esonero di Somma, maturato tra lunedì e martedì, quanto lungo il corteggiamento a Arrigoni. Questione di condizioni. Non c’erano più quelle per continuare con la gestione affidata al laziale – consapevolezza emersa dopo che Fantinel ha parlato con l’allenatore, la squadra e ha guardato i risultati –, non c’erano nemmeno le premesse per firmare Arrigoni nei mesi scorsi. «L’avevamo cercato già la scorsa estate ma non c’erano ancora le condizioni adatte», ha ammesso De Falco. L’allenatore romagnolo si è sganciato dal Bologna (con il quale era sotto contratto fino a giugno) solo l’altra sera. Negli ultimi mesi lo hanno cercato molti club e non ne poteva più di restare a guardare. Ha scelto la Triestina preferendola al Padova, altro club in lotta per la salvezza e che avrebbe tentato un rilancio in extremis dopo aver saputo dell’abboccamento tra Arrigoni e l’Unione.
Ma a quel punto il tecnico si era già impegnato con Fantinel e De Falco. Il diesse è amico del neo-allenatore, non lo nega, ma assicura che questo non ha inciso nella scelta. «Arrigoni porterà la sua esperienza, cultura e professionalità». Dovrà traghettare l’Alabarda fuori da una «situazione che non ci aspettavamo. Purtroppo è la terza volta che ci ritroviamo a fare le stesse cose (presentare un nuovo allenatore, ndr), cambiare tecnico è un passo che va contro i principi della società. Purtroppo abbiamo commessi errori di cui facciamo ammenda».
È la prima volta in questi mesi che la società (ieri il presidente Stefano Fantinel non c’era, impegnato fuori regione, ma c’era Loris Fantinel) ammette di aver sbagliato. Arrigoni ha il compito di rimediare. Non è emersa alcuna cifra circa l’entità dell’ingaggio. A Bologna il contratto, secondo indiscrezioni, sarebbe stato sui 750mila euro. Cifre fuori dalla portata della Triestina, ma quello era un ingaggio da A. Secondo un plausibile borsino, in B è comunque probabile che un tecnico di nome come Arrigoni valga almeno 300mila euro.
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