L’Unione c’è e fa un bel pari ma recrimina all’Euganeo

Ottima prova con il tecnico alabardato che indovina l’assetto e frena la capolista. Rigore dato a Granoche e poi annullato
Gli alabardati Brivio e Maracchi in azione nel match di Padova
Gli alabardati Brivio e Maracchi in azione nel match di Padova

Dalla nebbia dell’Euganeo Pillon estrae un pareggio contro la favorita Padova. Il punto non conta molto per la classifica ma la prestazione dell’Unione è stata confortante. Il tecnico ha indovinato l’assetto, imbrigliato il Padova ma soprattuto, fin che ha avuto benzina nelle gambe, la Triestina ha messo in difficoltà i veneti. E anzi un rigore concesso è poi annullato per fuorigioco sospetto avrebbe potuto cambiare l’esito del match. Comunque si è vista una Triestina ordinata, sempre presente e ben organizzata. Certezze per il futuro.

LE MOSSE Per la sfida all’Euganeo Pillon recupera in porta Offredi, risultato negativo come gli altri al secondo tampone. Una buona notizia soprattutto per lo scampato pericolo di un altro possibile focolaio nel gruppo squadra. Il tecnico trevigiano, praticamente privo di esterni a parte Sarno, sceglie un assetto con un centrocampista-trequartista come Boultam ad agire a ridosso delle punte Granoche e Mensah. In difesa c’è la conferma dei terzini Tartaglia e Brivio mentre Lambrughi è il sostituto naturale dello squalificato Ligi. A centrocampo, stante la condizione precaria di Lodi che a causa del grave lutto della scomparsa della madre si è allenato poco, c’è Giorico nel ruolo di play-maker affiancato da Rizzo e Maracchi come interni. Il Padova che deve raggiungere in vetta il Sudtirol a 31 risponde con una linea offensiva a tre composta da Bifulco, Nicastro e Jelenic. Manca Ronaldo e non è poco.

EQUILIBRIO Pillon giustamente opta per la compattezza e l’Unione è ben messa in campo tanto da impedire la manovra al Padova. Così nei primi 15’ le due contendenti di fatto si annullano. È comunque la Triestina con personalità a condurre le danze. Il Padova accetta l’iniziativa degli alabardati e si vota al controllo. Atteggiamento sornione dei padroni di casa che attendono di colpire. Rizzo è impreciso dalla distanza al 21’ e lo imita Jelenic su punizione al 24’. L’Unione si muove meglio in attacco a sinistra sull’asse Brivio-Maracchi-Mensah ma non riesce a sfondare.

LE FIAMMATE La Triestina continua a essere più lucida. I patavini giocano di rimessa. Al 33’ un’ottima geometria alabardata a destra con precisa rifinitura di Boultam per la stoccata di Granoche parata da Vannucchi. È la prima palla-gol dell’incontro. Al 37’ altra occasione per l’Unione con una bordata di Rizzo, su apertura del brillante Boultam, di non molto a lato. Gli alabardati alzano il ritmo e chiudono in crescendo la frazione. Con Boultam uomo chiave sia in copertura su Halfredsson che in fase di appoggo alle punte.

LA RIPRESA Si riparte sullo stesso clichè e Mensah al 5’ distende la sua falacata e imoegna severamente Vannucchi. E dopo 3’ è Boultam a offrire una gran palla a Granoche la cui conclusione finisce in angolo. Il Padova risponde con Della Latta che salta Capela e offre un assist a Bifulco con conclusione pericolosa e ben parata da Offredi.

RIGORE ANNULLATO Con il passare dei minuti i padroni di casa prendono campo ma Granoche è bravissimo a farsi caricare in area. L’arbitro concede il rigore ma poi torna sui suoi passi per la segnalazione di fuorigioco (poco evidente dalla tribuna) dell’assistente. Decisione quantomeno anomala. Alcuni alabardati cominciano a dare segni di cedimento fisico.

I CAMBI E infatti al 23’ entra Calvano per Maracchi. Su un diagonale di Curcio l’Unione rischia l’autogol. Cerca di cambiare marcia Mandorlini con la staffetta di due punte con gli ingressi di Paponi e Santini. La nebbia si fa sempre più avvolgente e anche la partita scende di tono. Ma la Triestina ha ancora la forza per aggredire e Boultam (33’) impegna severamente il portiere patavino.

IL FINALE Mandorlini getta nella mischia anche Gasbarro e Fazzi, Pillon ha Lodi oer un ottimo Boultam mentre il tecnico decide di proteggersi mettendo Rapisarda per un esausto Granoche. La linea di centrocampo alabardata diventa a cinque. Il Padova ci prova ma la Triestina porta a casa un pari che fa morale.

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