Luna Rossa vince la serie 4-0 e vola in finale alla Prada Cup

Lo scafo italiano chiude imbattuto la semifinale contro American Magic e adesso dovrà confrontarsi con gli inglesi di Ineos, finora inattaccabili
Luna Rosa ha domato American Magic
Luna Rosa ha domato American Magic

TRIESTE Un secchissimo 4 a 0 e il Luna Rossa Prada Pirelli Team vola alla finale della Prada Cup a discapito di American Magic. Due giorni di regate, quattro prove disputate e un successo che più netto non si può sono l’ottimo bottino raccolto dagli italiani capaci di dimostrare una crescita di maturità che si riflette nel fantastico risultato e porta il morale alle stelle in vista dell’incontro con gli inglesi di Ineos, finora imbattuti. I primi due match race si sono disputati venerdì con vento intorno ai 20 nodi ossia condizioni non tra le più amate da Bruni e soci, ma le sempre precise partenze hanno regolato fin dall’inizio gli statunitensi al ruolo di inseguitori in una semifinale che per loro è stata senza storia. La seconda giornata ha regalato una brezza decisamente più moderata della quale Luna Rossa ha approfittato lasciandosi alle spalle American Magic una prima volta di soli 35 secondi e di oltre tre minuti nell’ultima gara. L’AC75 statunitense Patriot, rimesso in acqua a tempo di record dopo la drammatica scuffia occorsagli nei round robin, è sembrato in difficoltà quanto a maneggevolezza ed elettronica. Le penalità inflitte dagli arbitri nell’ultima prova per aver superato i confini del campo sono state il chiaro segnale di gravi problemi ai sistemi di controllo. Ancora una volta James Spithill ha la meglio su Dean Barker, al quale aveva annullato ben nove match point per la conquista dell’America’s Cup nel 2013, in quello che ancora oggi è considerato uno dei più impressionanti recuperi della storia dello sport. Parlare tuttavia di pressione psicologica dell’australiano sul neozelandese appare eccessivo. Alla felicità del team italiano per il raggiungimento di questo primo traguardo fa da contraltare l’intervista rilasciata a caldo da un commosso Terry Hutchinson, skipper di American Magic. Le sue parole sono state una dimostrazione di sportività, riconoscimento dei propri errori e senso di responsabilità verso chi ha creduto nel progetto. Segno che almeno nella vela gli esempi positivi dei grandi campioni esistono.

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