L’Udinese senza stadio vuole disputare l’Europa League al Rocco

Il Friuli, in rifacimento, agibile solo a metà settembre: in caso di ritardi il club pensa a Trieste anche per il campionato. Già in programma un incontro tra la società e il Comune

TRIESTE. L’Udinese - senza campo di gioco nei mesi estivi per i lavori di rifacimento dello stadio Friuli - cerca casa a Trieste per disputare i match dei preliminari di Europa League. E proprio per questo motivo un appuntamento è in programma per lunedì mattina tra i funzionari del Comune di Trieste e il vertice dell’Udinese calcio, rappresentato dal direttore Alberto Rigotto.

Il “Friuli”, un cantiere Da pochi giorni è stato aperto il cantiere allo stadio Friuli (sia pure praticamente subito stoppato dal maltempo...) per la ristrutturazione completa dello stadio, del quale sarà conservata soltanto la tribuna centrale, quella sotto l’arco in cemento. Primo step sarà lo “spostamento” del rettangolo di gioco a ridosso della tribuna stessa. Secondo step, l’abbattimento della curva Nord e del settore Distinti, ovvero la tribuna di fronte a quella sotto l’arco. Rimarrà in piedi invece in questa prima fase la curva Sud, in quanto lo stadio, per ospitare le partite di campionato, dovrà comunque avere un settore riservato agli ospiti che sia separato dagli altri. L’Udinese - se il crono programma del cantiere sarà rispettato, e dunque anche meteo permettendo - dovrebbe poter giocare al “Friuli” da metà settembre in poi, con il prato addossato alla Tribuna centrale e con Curva Sud e Distinti trasformati in cantiere: l’accordo c’è già tra Lega Calcio e società (che ha chiesto di disputare la prima di campionato, a fine agosto, in trasferta; la domenica successiva poi il campionato sarà fermo per la Nazionale).

I preliminari di Eurolega Il problema dunque è l’Eurolega, con i due turni preliminari che l’Udinese dovrà disputare: il penultimo con andata l’1 e ritorno l’8 agosto, l’ultimo tra il 21 e il 29 agosto. Per quelle date sicuramente il “Friuli” non sarà nemmeno parzialmente agibile. Ecco dunque la necessità di trovare un’alternativa. «E Trieste per noi sarebbe l’ideale» dice chiaro e tondo Alberto Rigotto, che ricorda ancora con un sorriso la trasferta al “Rocco” dei bianconeri in occasione della partita con il Cagliari un mesetto fa: in quell’occasione anche soltanto pochissime migliaia di tifosi friulani in curva avevano reso il clima dell’incontro molto caldo trascinando la squadra a una vittoria importantissima nella corsa all’Europa, un clima che giocatori e staff tecnico bianconeri avevano davvero apprezzato. Da qui dunque l’idea di verificare la possibilità di giocare a Trieste i preliminari europei.

Vertice al “Rocco” L’Udinese deve comunicare entro il 10 giugno alla Uefa la sede in cui giocherà i preliminari. Da qui la necessità di verificare in tempi rapidi l’agibilità del “Rocco”. Agibilità che al momento non è però garantita. I problemi sono quelli noti da quando il Cagliari, un mese e mezzo fa, è tornato a giocare a Trieste: tornelli da mettere in rete, area di prefiltraggio da creare, attivazione della videosorveglianza interna. Problemi aperti allora (e il Cagliari ha continuato a giocare solo grazie a generose deroghe), problemi aperti ancora oggi. E per discuterne sul campo - letteralmente sul campo - una delegazione dell’Udinese calcio sarà lunedì mattina al “Rocco” dove si incontrerà con i funzionari del Comune di Trieste, ente proprietario dell’impianto.

Modena l’alternativa «Al momento, lo stadio più vicino a Udine che abbia l’abilitazione Uefa è Modena - spiega Rigotto -: nemmeno Bologna (che pure questa sera ospita la Nazionale, ndr) è in regola. Piuttosto che andare al “Braglia”, a oltre 300 chilometri di distanza, è chiaro che preferiremmo l’ipotesi Trieste, ovviamente anche per andare incontro alle esigenze dei nostri tifosi».

E poi c’è il campionato... In linea di massima dunque l’emergenza stadio per l’Udinese dovrebbe concludersi a metà settembre. Però la stessa società non è certa al 100 per cento di veder rispettato il crono programma del cantiere: «Già in queste prime giornate siamo in ritardo a causa delle pessime condizioni meteo» spiega infatti Rigotto. Ecco allora che l’Udinese ha la necessità di cautelarsi anche eventualmente per le prime giornate del prossimo campionato di serie A: «E Trieste sarebbe la soluzione ideale per noi. Al 99,9 per cento non sarà necessario, ma non si sa mai. E allora vorremmo poter indicare proprio il “Rocco” come sede alternativa». Tutto però dipenderà dal vertice in programma lunedì mattina...

@GuidoBarella

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