Luca Dotto, uno sprint da fenomeno

SHANGHAI
Cresciuto nel mito di Popov, ma anche di Pisolo. E poi finisce che al primo mondiale vinci l’argento nella gara che è sprint puro. Luca Dotto, da Tombolo in provincia di Padova, è il primo azzurro a trasportare la generazione ’90 tra l’Italia che nuota e vince: a Shanghai gli sono bastati 21”90 per mettere il suo nome tra due mostri dei 50 stile, come Cesar Cielo (campione confermato con lo scivolo del Tas che ha chiuso un occhio sul suo caso doping) e il ciclopico Alain Bernard. Il ragazzino vissuto nella provincia veneta ha compiuto la sua grande impresa, perchè alla seconda finale individuale in questo mondiale che gli spalanca le porte olimpiche si ritaglia un podio che è una vera e propria sorpresa. Lo sprinter azzurro è un talento puro per dirla alla maniera di chi lo allena a Roma. Dotto è infatti emigrato dal paesino che pure ha dato i natali a un altro azzurro, il calciatore Dino Baggio, e nella Capitale ha trovato l’humus naturale con Magnini and c. per diventare da aspirante campione ad argento mondiale.
«Ero determinato a fare qualcosa di grande - racconta con l’adrenalina a mille il 21enne - ed è venuta fuori una gara pazzesca. La mia partenza non è mai un granchè, poi ho perso il braccio sinistro e sott’acqua ho cominciato a imprecare. Sono riemerso e guardando Cesar mi sono esaltato. Ora stare in mezzo a questi due giganti mi fa impressione. Sono il vice-Bolt». Uno sport che gli viene naturale, quasi come mangiare la carbonara che gli prepara mamma Guglielmina (istruttrice di nuoto, papà Fabrizio è ferroviere): se non fosse per una certa sonnolenza che gli ha fatto guadagnare in nazionale, e non solo, il soprannome del più pigro dei sette nani.
«Io in piscina sono uno scansafatiche, non sono di quelli che lavora come un matto - dice sorridendo -: la verità è che mi piace dormire». Ma anche leggere, andare in giro a Roma a fare shopping e tornare a casa dalla sua famiglia. La fatica più grande, insieme al nuoto, è però sincronizzarsi con la sua fidanzata, Rossella Fiamingo, spadista della nazionale, anche lei in giro per il mondo con le gare.
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