L’hockey su prato festeggia Monfalcone per i suoi risultati

MONFALCONE. Il titolo di capocannoniere del massimo campionato nazionale di hockey prato, conquistato da Sumeet Singh con 36 reti, il quarto miglior attacco del torneo (71 reti), la peggior difesa (93 gol subiti), ma soprattutto la seconda salvezza consecutiva. Sono questi i numeri più significativi della Fincantieri Leyline, che il prossimo anno disputerà la terza stagione della sua storia in A1 dopo aver chiuso l'annata sportiva 2015/2016 sull'ottovolante: un girone di andata che aveva illuso tutti su possibili prospettive di alta classifica (soprattutto grazie a quelle 3 vittorie in fila a inizio campionato che ne avevano fatto la rivelazione dell'hockey italiano) e poi il ritorno sulla terra con una vera e propria volata per evitare gli spareggi salvezza.
Il bilancio, in ogni caso, è assolutamente positivo per una società che certo non naviga nell'oro e che deve fare i salti mortali per disputare un campionato che la porta ad attraversare l'Italia dalla Sardegna, al Lazio, al Piemonte.
«Abbiamo fatto tanti punti nel girone di andata e pochi nel ritorno (16 contro 10, ndr) - spiega il caposezione Paolo Pacor - purtroppo paghiamo il solito annoso problema, ovvero l'impossibilità di ovviare alla pausa invernale partecipando ai campionati indoor, non avendo un impianto con misure regolari (la società spera di arrivare a un accordo per avere un monte ore al PalaRoller, ndr). Sicuramente certe sconfitte potevano essere evitate, penso alle due di Roma o a quella di Bologna che ci ha costretto a battere la Ferrini per timbrare la salvezza, ma alla fine l'obiettivo fissato, salvarci senza la proroga dei play-out, è stato centrato».
Nelle prime due gare del girone di ritorno, inoltre, la Fincantieri non ha avuto a disposizione Sumeet, bloccato da problemi burocratici legati al visto dall'India, e poi lo stesso Sumeet è stato appiedato da un infortunio muscolare, il che però non gli ha impedito di laurearsi bomber del torneo. Non è stato certo l'attacco il problema della Leyline visto che a far coppia con Sumeet c'è stato anche un Navjosh da 22 gol (21 su azione, record del campionato), semmai andrà registrato l'equilibrio tra i reparti.
La nota più positiva per il movimento locale, però, arriva dal vivaio, con tanti under di talento che hanno esordito in prima squadra. «Con Piasentier, Venturi e Bais senza contare Giacomo Paronuzzi che è già un veterano - continua Pacor - abbiamo un futuro roseo, e ci sono altri prospetti, penso a Chivella o Leghissa, sui quali si può lavorare. Il punto di partenza per la prossima stagione sarà quello di amalgamare senior e under con preparazione e allenamenti congiunti».
Questo però è stato anche l'anno della squadra femminile, con la Fincantieri che è arrivata a giocarsi la promozione in A1 nelle Final Four organizzate proprio a Monfalcone dal club biancoceleste. Un sogno realizzato per la società monfalconese, che attendeva dal 2010 di portare un evento di portata nazionale in via Atleti Azzurri e che ha potuto realizzare grazie al contributo di un pool di sponsor che comprende la stessa Leyline, la BCC di Fiumicello e Aiello, Geoclima, Fogal, Isol.me.car e Apt Gorizia. «Le ragazze hanno venduto cara la pelle mettendo in difficoltà il Cus Padova che poi è stato promosso - conclude Pacor - è un bel gruppo e c'è una grande soddisfazione nel vederle crescere».
Ora via ai tornei: si comincia già giovedì con il primo Memorial Vittorio Kolaric, mentre tra fine giugno e inizio luglio andrà in scena il decimo Seven Hockey Festival abbinato al Trofeo Azzarone.
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