L’Alma davanti al suo pubblico per sognare le Final Eight

Alle 17 all’Allianz Dome la squadra di Dalmasson riceve l’Happy Casa Brindisi Una vittoria schiuderebbe le porte per la Coppa Italia, con una classifica da favola 
Foto BRUNI 16.12.2018 Campionato Basket serie A:Alma Trieste-Avellino--Wright
Foto BRUNI 16.12.2018 Campionato Basket serie A:Alma Trieste-Avellino--Wright



Il rischio di accomodarsi sugli allori non c’è. L’Alma questo pomeriggio alle 17 all’Allianz Dome contro l’Happy Casa Brindisi ha solo l’imbarazzo della scelta per fissare un obiettivo. Il più importante: una vittoria assicurerebbe il pass per le Final Eight di Coppa Italia del prossimo febbraio a Firenze, traguardo eccellente per una neopromossa.

Ma un successo significherebbe anche parecchio altro: allungare la serie vincente a quota 4, confermare la striscia di imbattibilità casalinga seguita all’esordio sfortunato contro le Vu nere, salire a 16 punti in classifica a dispetto delle più ottimistiche previsioni della vigilia di campionato, aumentare il gap a proprio favore rispetto a chi sta sgomitando per scampare all’ultimo posto.

Infine, l’Alma dopo l’esaltante trionfo al Taliercio ha la possibilità di confermare in modo eclatante la sua identità. L’exploit lagunare l’ha fatta finire sotto i riflettori della serie A, oggi in caso di vittoria si consoliderebbe tra le realtà emergenti del nostro basket, con una squadra che fa della coesione uno dei punti di forza. Coach Eugenio Dalmasson, tra i tanti motivi di soddisfazione del successo sulla Reyer, ha ricordato che «A un certo punto sul parquet c’era un quintetto composto da giocatori che fino a qualche mese fa erano in A2. Fernandez, Cavaliero, Sanders, Da Ros e Mosley. Questo è lo spirito del nostro gruppo».

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Un gruppo che trascina il pubblico. E un pubblico che a sua volta trascina il gruppo. Le previsioni parlano dell’ennesimo botto. Ieri le casse sono rimaste aperte anche al mattino e oggi saranno aperte alle 15, due ore prima della palla a due. Il coach biancorosso sul sito della società ha osservato: «In questo momento siamo in ballo per un traguardo importante che potremmo conquistare già domenica, di fronte ai nostri tifosi. Questo sarebbe la ciliegina sulla torta di una settimana straordinaria, oltre che il coronamento di un 2018 unico, per Trieste».

Squadra al completo che stamani svolgerà sul parquet dell’Allianz Dome la rifinitura. Continua naturalmente la caccia al sesto straniero, l’esterno che dovrà prendere il posto della delusione Walker. I contatti sono proseguiti anche nelle ultime ore e non c’è festività che tenga. Pochi i pezzi buoni avvicinabili e sopra quelli si stanno fiondando tutti, con Sassari che sembra la più determinata tra le antagoniste italiane. Il prossimo confronto, domenica 6 gennaio, sarà proprio al PalaSerradimigni sull’isola, e sarà interessante vedere chi eventualmente proporrà un nuovo volto vistato.

I RISCHI

Ma adesso bisogna occuparsi di Brindisi. La classifica e l’assenza del play Usa Clark potrebbero ingannare. La formazione di Frank Vitucci (scuola Reyer Venezia, proprio come Eugenio nostro) è scorbutica. Ha il talento degli altri Usa, atletismo (ve lo ricordate l’ex Treviso Brown? Appunto...), i centimetri del polacco di formazione italiana Wojciechowski. Vincendo agguanterebbe Trieste a 14 punti e riaprirebbe completamente i giochi per l’assegnazione dei primi otto posti buoni per le finali di Coppa. L’Happy Casa difende bene (77,3 punti subiti, 4 meno dell’Alma) ed è la squadra meno fallosa del campionato. Trieste in compenso è la leader nelle triple e segna in media 8 punti in più. —



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