Lakers campioni nella “bolla”, LeBron dedica il trionfo a Kobe e insidia il trono di Jordan

La gioia di LeBron James e Anthony Davis (Foto Ap/LaPresse)
La gioia di LeBron James e Anthony Davis (Foto Ap/LaPresse)

ORLANDO. Non ci sono dubbi: questo 17esimo titolo (eguagliato il record dei Celtics) i Los Angeles Lakers hanno cominciato a vincerlo il 26 gennaio, il giorno dell’incidente in cui hanno perso la vita Kobe Bryant e la figlia 13enne Gianna. LeBron James e compagni da quel momento sono diventati una squadra in missione: portare a casa l’anello di campioni Nba, da dedicare alla memoria del giocatore che più di ogni altro ha segnato la storia gialloviola.

Difficile resistere alla tentazione di ricorrere alla parola “destino” per enfatizzare l’impressione di ineluttabilità dell’epilogo della stagione 2020, ma al di là delle suggestioni si può dire semplicemente che a vincere nella “bolla” anti-Covid di Orlando è stata la squadra più forte. Nessun’altra franchigia, del resto, può mettere in campo un duo come quello formato da James ed Anthony Davis, rispettivamente il miglior giocatore e il miglior lungo della lega. Accanto alla coppia di fuoriclasse coach Frank Vogel, profilo di allenatore assai lontano dal glamour della città di Hollywood, ha saputo mettere assieme comprimari di lusso e gregari, a cominciare da Alex Caruso.

Inutile girarci intorno, però: è stata soprattutto la vittoria di LeBron. Quarto titolo di Mvp, tripla doppia da 28 punti, 14 rimbalzi e 10 assist nella decisiva gara-6 (finita 106-93) contro i sorprendenti Miami Heat, la squadra che proprio lui aveva fatto grande vincendo i primi due titoli nel 2012 e nel 2013. Michael Jordan, con i suoi sei campionati vinti in carriera (più altrettanti titoli di Mvp delle Finals), non appare più così inattaccabile sul trono di miglior giocatore della storia? Mj è e resterà ineguagliabile, ma a 35 anni James è ancora incredibilmente integro dal punto di vista fisico, e a guidare quel corpo da cyborg c’è una mente cestistica che ha saputo crescere stagione dopo stagione fino a diventare dominante. Intanto, un record Lebron l’ha già centrato: è il primo giocatore a diventare Mvp delle Finals con tre squadre diverse. «Io il più grande di sempre? Lascio a voi il giudizio» ha dichiarato a caldo il numero 23 gialloviola gustandosi le emozioni del quarto titolo. Un trionfo dedicato a Kobe, inseguendo Jordan. —




 

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