L’Acegas vuole il colpo in trasferta
TRIESTE. Acegas alla resa dei conti nel doppio confronto contro Ferentino che tra questa sera e venerdì (entrambi gli incontri si giocano con palla a due alle 21) deciderà il destino della serie promozione.
Dopo il pareggio maturato al palaTrieste con il successo ospite di gara-uno e il pronto riscatto dei biancorossi nella seconda sfida, la truppa di Dalmasson si gioca l'accesso in Legadue in trasferta. L'obiettivo è vincere almeno una delle due gare per restituire ai laziali la pariglia e riguadagnarsi il fattore campo e con esso la possibilità di giocarsi la promozione nello spareggio che andrebbe in scena domenica prossima ancora al palaTrieste.
Un mix di sensazioni davanti alla sede di via Locchi ieri pomeriggio al momento della partenza per Ronchi dei Legionari da dove la squadra è volata per raggiungere Roma e quindi Ferentino con un pullman. Tensione e fiducia gli aggettivi che meglio descrivono lo stato d'animo di un gruppo che ci proverà, consapevole di non aver più nulla da perdere.
«La pressione adesso passa sulle spalle dei nostri avversari - sottolinea il coach Eugenio Dalmasson- perché con il successo ottenuto in gara-uno hanno la possibilità di chiudere in casa la serie. Come dicevo già in tempi non sospetti, Ferentino ha confermato le sue ambizioni costruendo una squadra da promozione, adesso deve mantenere sul campo le qualità di un roster al quale davvero non manca nulla. Noi siamo chiamati a fare la nostra parte consapevoli del fatto che, come ha dimostrato gara-due, se giochiamo la nostra pallacanestro facendo bene le cose che ci hanno portato fin qui possiamo mettere in difficoltà chiunque».
Il grande rispetto di un'avversaria che, dopo aver eliminato la corazzata Omegna, ha confermato la sua forza anche a Trieste non cancella comunque la voglia di far bene e invertire la tendenza di una serie che, con quella sconfitta all’esordio, sembra aver preso la strada della Ciociaria.
«La fiducia è la logica conseguenza di una vittoria che ci ha rimesso in piedi dopo il ko subito venerdì - spiega ancora Dalmasson -. Con la seconda partita abbiamo imparato come si gioca in casa una partita di questa importanza nei play-off e adesso abbiamo due gare consecutive a disposizione per imparare come si vince in trasferta. Se ci riusciremo potremo dire di esserci guadagnati qualcosa di importante, in caso contrario faremo i complimenti ai nostri avversari».
Gara-tre, dunque, gara-tre sulla quale pesano le condizioni fisiche di alcuni grandi protagonisti di questa serie. Sulla sponda triestina Ferraro e Maganza, in casa laziale Carrizo. «Noi non ci lamentiamo - sono ancora le parole di Dalmasson -, anche se Maganza in questi due giorni non si è allenato e arriva alla gara di questa sera certamente non al massimo. Diverso il discorso di Ferraro, che sta decisamente meglio. Carrizo? Non ho dubbi che ci sarà. Ho parlato con lui domenica sera e mi ha confermato che avrebbe potuto giocare: non a caso, quando per problemi di falli sono rimasti in quattro, si era già tolto la tuta. Gramenzi ha però preferito risparmiarlo per queste partite casalinghe ed è una strategia assolutamente rispettabile».
Nessun accenno da parte del coach circa l'ambiente caldo che attende l'Acegas al palasport di Ferentino. «Il fattore campo è importante, ovvio, ma devi metterlo in conto. Alla fine sul parquet ci vanno i giocatori ed è sempre il campo a decidere e a dire l'ultima parola. Non è un caso se nella mia lunga carriera le promozioni le ho quasi sempre centrate proprio in trasferta».
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