La Triestina va a Carpi con tante incognite: senza i bomber serve una prova da squadra
TRIESTE Un immediato riscatto: è questa la mission con cui la Triestina si è messa in moto ieri per Carpi, dove oggi affronterà la squadra emiliana (inizio ore 17.30). La sconfitta infrasettimanale nel recupero di Gubbio non ha permesso all’Unione di avvicinare come sperato il vertice della classifica, ma il trenino di testa non è ancora scappato. Inoltre oggi c’è anche uno scontro diretto fra Sudtirol e Perugia con due protagoniste a togliersi punti importanti. Ma ovviamente tocca soprattutto alla Triestina sfruttare l’occasione, dare una svolta e cambiare marcia rispetto a un ritmo finora un po’ troppo altalenante: certo, le giustificazioni sono tante, vista la lunga sequenza di assenze tra infortuni e covid che ha penalizzato la squadra, ma alcuni errori di attenzione hanno fatto perdere per strada qualche punto di troppo, e questi vanno assolutamente evitati. L’avversario odierno comunque è di quelli poco malleabili: il Carpi ha solo 2 punti in meno della Triestina, due giornate fa ha frenato il Perugia e in casa è ancora imbattuto. Però gli emiliani oggi dovranno fare a meno del portiere titolare Rossini, squalificato, un’assenza che l’Unione dovrà sfruttare cercando di fare più spesso quello che talvolta invece fa troppo poco, ovvero tirare in porta. Sul fronte formazione resta l’emergenza solamente in attacco, dove mancano le punte Gomez (problema muscolare) e Litteri (finalmente la prossima settimana dovrebbe riprendere l’attività dopo il lungo stop per covid), però Gautieri può almeno incassare i pronti recuperi di Giorico e Calvano, entrambi non in ottime condizioni ma disponibili.
Mai come stavolta, comunque, i dubbi di formazione sono tanti, proprio per la valutazione che verrà fatta fino all’ultimo delle condizioni di alcuni giocatori. Il reparto dove le scelte sembrano più scontate è la difesa: davanti a Offredi dovremmo vedere la coppia Capela-Ligi (favorito su Lambrughi), con il ritorno di Rapisarda a destra e Brivio a sinistra. Maggiori incertezze a centrocampo: potrebbe partire come play Lodi, con Maracchi e appunto uno fra Calvano e Giorico, perché rischiare subito entrambi sarebbe troppo azzardato, anche se non è una mossa da escludere del tutto. Da ricordare che c’è anche Boultam in panchina come alternativa. In attacco invece ci sono dubbi anche sul modulo: se Granoche, unica vera punta disponibile ma con condizione ancora precaria, partirà dal primo minuto, allora sarà 4-3-1-2 con Petrella dietro a El Diablo e Mensah. Se invece lo si terrà in panchina per utilizzarlo in corso d’opera, potremmo anche vedere un 4-3-3 con Mensah al centro e Petrella e Gatto (oppure Sarno, che sta crescendo di condizione) esterni. Quantomeno, qualsiasi saranno le scelte, Gautieri avrà almeno due alternative per poter cambiare le carte in tavola in corso d’opera. E di questi tempi non è cosa da poco.
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