La Triestina scivola nella prima di Pillon La vetta si allontana

TRIESTE A Pillon non riesce il colpo che la tradizione attribuisce al primo match dopo un subentro. Anzi, da una partita che si poteva pareggiare, vien fuori una sconfitta. Perché il terreno inzuppato, per usare un eufemismo, è una situazione che questa Unione abbastanza leggera e tecnica non digerisce (era successo anche a Legnago). Ma la sconfitta di misura arriva perché al 32’ della ripresa si consuma uno dei blackout con la difesa che lascia una voragine a sinistra, i centrali che si dimenticano di Lescano e con Offredi che ci mette qualcosina del suo. E il pari non arriva anche perché Nobile è bravo poco prima su Calvano. Ma a dirla tutta, siccome il terreno pesantissimo c’era anche per i marchigiani, la Samb ha fatto qualcosina di più proponendosi con maggior insistenza nella metà campo alabardata. E poi nel secondo tempo il bravo Zironelli ha potuto cambiare Maxi e Botta con Nocciolini e Lescano, mentre Pillon al momento cambi così non li ha. Perché il tecnico ha ereditato una squadra reduce da un mese di Covid e, nonostante l’esperienza, non ha la bacchetta magica, come nemmeno il suo predecessore, per dare energie a chi si è allenato poco.
LO SCHIERAMENTO E infatti il tecnico mette in campo grosso modo la stessa squadra che ha fatto bene a Carpi prima della premeditata cacciata di Gautieri. Davanti confermati Gatto e Petrella ai lati con Mensah centrale. A centrocampo l’assenza di Giorico squalificato riporta sulla mediana il rientrante Rizzo (poi c’è Ligi per Lambrughi in difesa). Nella Samb bisogna contrastare l’ariete Maxi Lopez e soprattutto l’estro di Ruben Botta.
LA PARTENZA Sotto il diluvio il manto del Rocco regge a stento e non si può vedere calcio. La gara in equilibrio sull’acqua vive di episodi. Il primo lo colleziona la Triestina ma Lodi è ancora una volta impreciso su una punizione dal limite molto invitante. Maxi Lopez sull’altra sponda segna ma è in fuorigioco. Al 15’ Offredi si supera per deviare un tiraccio sporco dalla distanza.
LA MEDIANA Il raggio d’azione di Calvano e Rizzo è più arretrato per scelta di Pillon o forse per necessità. Sta di fatto che la squadra di Zironelli prende spesso il sopravvento e fa la partita nella metà campo alabardata. L’Unione si risveglia con un colpo di testa di Tartaglia su corner e palla fuori non di molto (21’). La Samb comunque appare più propositiva ed è merito degli alabardati se trova sbocchi.
BUONA RIPRESA Al rientro dagli spogliatoi con la pioggia meno insistente la Triestina dà l’impressione di potere e volere fare qualcosa di più. Il peso dell’attacco è comunque sulle spalle di un infaticabile Mensah che si rende pericoloso con un’incursione al 5’. Sulle palle inattive Ligi e Capela si propongono con insistenza in area ma i palloni non arrivano. Arrivano i cambi per la Samb Mawuli, Lescano e poi Nocciolini. Pillon toglie solo Gatto per Granoche. Il portiere Nobile fa un miracolo al 20’ su botta di Calvano. Unione non fortunatissima.
LA DOCCIA FREDDA Se mai ve ne fosse bisogno vista l’acqua copiosa per l’Unione arriva la doccia fredda. La Triestina si mette del suo con un pasticcio. Nocciolini è bravo sulla trequarti a pescare liberissimo a sinistra Malotti, cross preciso sulla testa di un Lescano indisturbato a due passi dalla porta. Offredi non trattiene (ma non era facile) e la Samb è avanti. Entrano Sarno, Litteri e Maracchi ma la forza della disperazione non basta. Finisce tra gli abbracci della Samb che sta diventando squadra concreta. L’Unione è lontana dall’esserlo. Così come lontana da oggi è la vetta della classifica. Un vero pasticcio visto il calendario.
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