La Triestina perde 4-0 con la Viola, con un grande Mastrantonio

Il test di Moena, dopo il 3-1 con la Lazio, non ha smentito questa antica tradizione con una Viola debordante nella fase d’avvio e l’Unione ad arrancare prima e a tenere bene il campo nei secondi 45

Ciro Esposito
Lasorte Trieste 17/07/22 - Auronzo di Cadore, Partita Amichevole, Lazio - Triestina, Pellacani
Lasorte Trieste 17/07/22 - Auronzo di Cadore, Partita Amichevole, Lazio - Triestina, Pellacani

MOENA. La seconda volta è sempre più complessa specie quando ci si trova di fronte una realtà seria della massima divisione. Il test di Moena, dopo il 3-1 con la Lazio, non ha smentito questa antica tradizione con una Viola debordante nella fase d’avvio e l’Unione ad arrancare prima e a tenere bene il campo nei secondi 45’. Nonostante la quaterna al passivo, respirare l’aria di montagna e soprattutto quella del Viola Village fa bene a una società di blasone come l’Unione che un mese fa ha rischiato di sparire o di tornare nella melma dei dilettanti. E fa bene anche ai tifosi alabardati che non hanno voluto mancare alla vernice ai pedi delle Dolomiti. Magari i fans si aspettavano qualcosa in più dalla loro squadra ma questo è il momento della pazienza specie quando si cambiano tutto e tutti come ha voluto il direttore Romairone. E poi la pressione a tutto campo di Italiano è quanto di peggio si possa trovare per una squadra non educata ai lanci lunghi. Se gli attaccanti non hanno avuto modo di stoccare gli applausi vanno al portierino Mastrantonio. Almeno otto parate decisive a fronte di un paio di interventi maldestri sono uno score di livello per un diciottenne applaudito anche da parte del popolo viola.

Bonatti ha fatto sudare gli alabardati per una settimana a Ravascletto (giovedì si torna a Trieste) e ha provato il 4-4-2. Il tecnico alabardato non modifica l’assetto nonostante l’assenza della punta Adorante (leggero acciacco al piede). Così il nuovo arrivato Lovisa, che ritrova la sua ex squadra, si mette vicino a Gomez (voci di partenza a Pordenone anche per Guido) con Crimi e Pezzella in mediana, Rocchi e Sabbione dietro, Ghislandi e Furlan sulla catena destra, Sarzi e Rocchetti su quella mancina.

La Triestina ricostruita da zero dall’uno (Mastrantonio) a costruire l’azione appoggiando sui mediani che si abbassano. Bonatti ci crede ed è giusto che ci provi ma la conseguenza è che contro il pressing della squadra di Italiano è dura. Anzi durissima. La viola occupa la metà campo alabardata con Gonzalez a saltare i triestini come birilli. In 15’ arrivano tre reti (Biraghi, Amrabat e Saponara) nonostante un rigore parato e alcuni ottimi interventi di Mastrantonio. L’Unione è meno brillante rispetto ad Auronzo, la Fiorentina ha un centrocampo di altissima qualità oltre che di dinamismo con Maleh. Un centrocampo molto più agguerrito di quello utilizzato venerdì con il Trento e si vede.Per Pezzella e Crimi sono dolori di stagione. Arriva anche la pioggia gradita a tutti eccetto che ai protagonisti in campo con l’erba che si velocizza. Il poker è servito ancora su rigore (per intervento di Mastrantonio) da Bonaventura.

Nella seconda parte Lovisa si accomoda (vittima anche di un colpo duro da Amrabat), Bonatti schiera anche Sottini per Rocchi al centro della difesa e De Luca in avanti, il nuovo arrivato Felici per Rocchetti. La Triestina si fa più intraprendente e fa vedere qualche manovra in fase di possesso. È comunque sempre Mastrantonio a vincere la sua sfida personale con Jovic. È questo il duello più stuzzicante del match. L’Unione si fa anche viva dalla parti di Gollini grazie a qualche sovrapposizione tra Ghislandi e Felici da destra. Si torna a Ravascletto con un poker in groppa che conta nulla, ma anche con una ripresa a reti inviolate che può dare sicurezza e fiducia nel tanto lavoro ancora da fare.

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