La Triestina: «Il Rocco ad altri soltanto se non serve a noi»
Il Pordenone per due partite non potrà usare il Friuli e si è rivolto all’Unione. Milanese: «Decida il Comune ma in quei giorni potremmo giocare i play-off»
Lo striscione apparso al Rocco
TRIESTE C’è sul piatto l’ipotesi che a luglio il Pordenone giochi allo stadio Rocco due partite di serie B. Il groviglio di partite tra serie A e cadetti per chiudere la stagione, con il conseguente accavallarsi degli impegni sul terreno dello stadio Friuli di Udinese e Pordenone, rischia infatti di rendere impossibile la convivenza fra bianconeri e ramarri. Per la precisione il Pordenone sarà costretto a cercarsi un altro stadio contro Pisa e Salernitana, visto che i quasi concomitanti match dell’Udinese non solo appesantirebbero troppo il terreno, ma non consentirebbero nemmeno le necessarie opere di sanificazione.
Ecco perché il dg del Pordenone Giancarlo Migliorini ha chiesto ospitalità alla Triestina per l’11 (o 12) e per il 28 luglio. Sempre che, ovviamente, il Rocco non serva agli alabardati. Ma questo dipenderà non solo dalla durata del percorso dall’Unione, ma anche dalla formula dei play-off. Ecco perché tutto è congelato fino al Consiglio federale di lunedì, che dovrebbe far luce su come e quando si giocheranno i play-off di serie C.
«Il Pordenone al Rocco? Intanto le decisioni ultime saranno del Comune - spiega l’amministratore unico alabardato Mauro Milanese - perché lo stadio non è di nostra proprietà. In ogni caso, è ovvio che se devo mettermi nei panni del tifoso, un po’ geloso del Rocco lo sarei. Per il tifoso è una questione di identità e di sana rivalità sportiva, vorrebbe lo stadio solo per la Triestina o grandi eventi. Ma da dirigente, se ci sono cause di forza maggiore, dico che farebbe piacere ospitare una società seria e ben organizzata come il Pordenone. Sempre ovviamente che questo non tolga niente a noi. Se il Rocco in quei giorni servirà all’Unione, il Pordenone dovrà cercarsi un altro stadio».
Già, ma alla Triestina servirà il Rocco anche se dovesse andare avanti nei play-off? Come noto (ma bisognerà vedere chi parteciperà davvero), l’Unione dovrebbe cominciare in trasferta a Piacenza, e poi eventualmente a Bolzano. Se supererà questi due turni, poi dovrebbero iniziare le sfide di andata e ritorno. Ma nel Comitato di presidenza Figc, è emersa l’idea di far giocare tutte le partite in gara secca. Una soluzione sulla quale Milanese solleva qualche dubbio: «Per carità, resto fedele a quanto votato in assemblea, ovvero blocco della regular season, la prima di ogni girone promossa, play-off per le altre che ne hanno diritto, blocco di retrocessioni e ripescaggi. Poi spetta alla Lega tirare le fila e al Consiglio federale decidere. Non trovo motivo per accorciare ulteriormente i tempi con gare secche: c’è tutto il tempo di giocare i play-off integrali, anzi se più di qualche squadra rinuncerà, i tempi potrebbero già essere più brevi. Se vogliamo giocarli in gara secca, almeno facciamo anche i supplementari in caso di parità come per ogni finale, altrimenti il vantaggio per chi è messo meglio in classifica, le seconde soprattutto, è troppo: queste squadre potrebbero in soli 90’ giocare per due risultati su tre. E lo farebbero in casa: senza pubblico è relativo, ma c’è il vantaggio di conoscere il campo». —
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