La Triestina cerca subito di rialzarsi contro un Mantova fresco e in forma
TRIESTE Sono passati quasi dodici anni dall’ultima volta della Triestina al Danilo Martelli. Era la prima giornata di B giocata in una serata d’agosto soffocata dall’afa padana (0-0, sulla panchina alabardata sedeva Luca Gotti). Oggi invece con la temperatura vicina allo zero l’Unione dovrà risollevarsi dalla doccia fredda subita domenica scorsa con il Fano. In questi dodici anni Mantova e Triestina hanno vissuto il triste destino di tante nobili decadute che hanno dovuto ripartire dai dilettanti dopo i fallimenti societari. E destino vuole che virgiliani e alabardati affrontino la sfida di questa sera (ore 17.30) appaiate a quota 28 in classifica. Per il Mantova tuttavia il bottino raggiunto all’ultimo turno d’andata è lusinghiero. Una neopromossa con parecchi giovani punta a un campionato tranquillo. L’Unione invece non sta rispettando quel ruolino di marcia da battistrada, o giù di lì, che era l’obiettivo societario di quest’estate. Per non perdere le residue speranze di restare almeno nella scia delle prime la Triestina oggi dovrebbe vincere. Ma come dice il suo esperto tecnico Bepi Pillon, che non guarda la classifica, c’è da aspettarsi almeno una prestazione di spessore per rimediare a quella prova scialba di una settimana fa al Rocco. Finora la Triestina ha sempre saputo rialzarsi dopo un ko sia nella gestione Gautieri che in quella Pillon (tre ottime gare dopo lo scivolone con la Samb). Servirà un altro atteggiamento e un approccio più motivato per fare la differenza.
Gli uomini a disposizione sono sempre gli stessi anche se i convalescenti Gomez e Procaccio saranno in panchina, Litteri si sta rimprendendo e Paulinho è atterrato ieri a Ronchi dei Legionari e comincerà ad allenarsi. Come se non bastasse il tecnico trevigiano dovrà fare a meno di Capela, il centrale difensivo più affidabile, alle prese con una spalla lussata. La retroguardia dà comunque garanzie. Può rientrare capitan Lambrughi (in ballottaggio con Ligi) e c’è il vivace Tartaglia. I terzini, finora tutt’altro che al top, dovrebbero essere Brivio e Rapisarda anche se non c’è da giurarci. Il 4-3-1-2 non si scosterà di nulla da quello già sperimentato da quando è stato esonerato Gautieri. Centrocampo “denso” ma privo in extremis di Rizzo che si è fermato per un problema al polpaccio. In campo quindi con Giorico, Maracchi e Calvano ( l’alternativa è Lodi), Boultam sulla trequarti e in attacco la coppia Mensah-Granoche. A proposito di coppie di bomber il Mantova ha dalla sua quella più redditizia del girone formata da Ganz e Guccione (9 gol a testa). È una squadra soggetta ad alti e bassi ma avrà la testa sgombra da pensieri. L’Unione invece ancora una volta in questa stagione dovrò scacciare i fantasmi. Può farcela. Deve farcela.
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