La tifoseria della Triestina è la quarta più numerosa dei tre gironi della C. Palma d’oro al Catania

La media nei sei incontri giocati a Trieste è di 7790 spettatori. Etnei a quota 16mila 860. Più sotto ci sono Cesena e Vicenza
Antonello Rodio
I tifosi della Triestina durante il match al Rocco contro il Novara Foto Andrea Lasorte
I tifosi della Triestina durante il match al Rocco contro il Novara Foto Andrea Lasorte

TRIESTE I circa 8mila spettatori di sabato al Rocco, pur con la spinta fornita dalle tante promozioni attuate dalla società, hanno dimostrato ancora una volte le potenzialità del pubblico triestino e di uno stadio invidiato da tutta Italia. Tanto che se ci si dovesse basare solo sul numero dei tifosi presenti sugli spalti, la Triestina sarebbe già in finale play-off o quasi. Peccato però che se andasse così avanti nella post season, in quello stadio non potrebbe giocarci.

Due premesse: la prima è che le cifre del Rocco di quest’anno, per i motivi ben noti che hanno costretto l’Unione a lungo in esilio a Fontanafredda, si riferiscono alle sole 6 partite giocate a Valmaura. La seconda, che riguarda però tutti i club, è che le medie spettatori si basano sul numero degli abbonati sommato ai paganti di ogni partita, mentre non tiene conto di quanti abbonati effettivamente siano poi presenti nel singolo match.

Detto questo, i numeri della Triestina sono davvero importanti: la media dei sei incontri giocati al Rocco è infatti di 7790 spettatori presenti. Ricordiamo che gli abbonati sono 3920 e che nel conto vanno messi i due big-match con Vicenza (8931 spettatori) e Padova (13062), che hanno ovviamente contribuito ad aumentare la media, mentre a parte il Novara, gli altri incontri con Trento, Pro Sesto e Fiorenzuola sono rimasti sotto i 6mila. Fatto sta che si tratta di numeri che pongono la Triestina quasi in cima alla serie C.

Nel girone A, solo il Vicenza ha fatto meglio e solo di stretta misura: i biancorossi veneti vantano una media di 7958 spettatori a partita, potendo contare su un corposo zoccolo di 6390 abbonati. Molto più bassi il Mantova dominatore del girone (5647) e anche il Padova, fermo appena a 4068.

Se guardiamo al girone B, solo il promosso Cesena, tradizionalmente piazza molto numerosa, fa il botto con una media di 9972 tifosi a match, grazie anche ai 6535 abbonati. Per il resto sono tutti molto sotto alla Triestina, con qualche numero discreto per la Spal (6514), mentre fra le possibili avversarie nei play-off Perugia e Torres si aggirano attorno alle 3600 presenze di media.

Ci si potrebbe aspettare faville dal girone C e dalle calienti piazze del sud, ma in realtà c’è solo il Catania a far la voce grossa, anche se lo fa con cifre fuori scala: al Massimino infatti ci sono stati addirittura 16860 spettatori a partita, ma a influire c’è una quota enorme di abbonati (13950) che si aspettavano un’altra stagione da parte della squadra siciliana, che invece all’ultima giornata deve ancora evitare i play-out, anche se ha portato in bacheca la Coppa Italia di serie C. Per il resto sono tutti sotto la Triestina, sia la già promossa Juve Stabia (3743), sia le piazze potenzialmente avversarie dell’Unione nei play-off, dall’Avellino (6432) al Taranto (5457), dal Benevento (4917) alla Casertana (3380).

In sostanza in questa stagione, considerando tutte le 60 società di C, solo Catania, Cesena e Vicenza hanno fatto meglio dell’Unione quanto a presenze nello stadio di casa. Questo fa anche pensare a quanti spettatori si siano persi traslocando per 13 partite a Fontanafredda, ma soprattutto al potenziale disastro (per presenze mancate) di semifinali e finali play-off da giocarsi lontano da Trieste.

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