La Sgt ripensa al ripescaggio in A1

La rinuncia alla massima serie donne di Cagliari riapre uno spiraglio. Fumaneri: «È un’offerta che ci può aiutare a chiudere con lo sponsor»
Silvano Trieste 25/08/2014 Primo allenamento SGT basket
Silvano Trieste 25/08/2014 Primo allenamento SGT basket

TRIESTE. La rinuncia ufficiale del Cus Cagliari a partecipare al prossimo campionato di A1 riapre potenzialmente per la Sgt prospettive che sembravano definitivamente tramontate. In quanto prima società avente diritto al ripescaggio qualora altre avessero abdicato all’ iscrizione alla massima serie, la Sgt ha ricevuto dalla Lega Basket Femminile il via libera per subentrare al Cus, e questo panorama che nelle ultime settimane non era più molto atteso ha rianimato le velleità del sodalizio del presidente Federico Pastor.

Il paradosso è che la Sgt fino a pochissimi giorni fa aveva i piedi equidistanti tra il campionato di serie B e quello di A2 che si è (de)meritata sul parquet dopo la retrocessione, in quanto uno sponsor piuttosto importante da cui già si attendevano risposte nette per fare l’A2 stava prendendo ulteriore tempo e di altre alternative non se ne vedevano.

Ora, però, questa facoltà di poter ripresentarsi nel basket femminile che conta, ha ringalluzzito la Sgt e (cosa ancora più importante) potrebbe esercitare un certo appeal anche per lo stesso marchio che dovrebbe finanziarne la stagione sportiva con i gradi di main sponsor.

A corroborare questa che per ora resta una pur valida ipotesi e ad aggiornare la situazione è Marco Fumaneri, vice presidente della Sgt: «Non appena abbiamo avuto la comunicazione di poter usufruire del ripescaggio dalla Lega, il presidente Pastor si è recato in Veneto (sede di questa azienda che per ora resta anonima, ndr) per rilanciare la trattativa. In generale, è più facile trovare uno sponsor principale per fare la serie A1, con la visibilità che ne deriva, piuttosto che una meno costosa serie A2. Intanto, fa già piacere aver ricevuto quest’offerta di ripescaggio. È un segno che, al di là del risultato sportivo negativo dello scorso campionato, qualcosa di buono è stato comunque fatto: le istituzioni del basket vogliono la Sgt in A1 e la nostra società gode ancora di un certo blasone».

Per capire se questa rimarrà una soddisfazione platonica all’atto pratico del reperimento dei fondi per l’A1, si dovranno attendere gli sviluppi di questa trattativa che non potrà però protrarsi a lungo senza un esito certo: il termine fissato per l’iscrizione ai campionati nazionali del 9 luglio si sta avvicinando e, se davvero sarà di nuovo A1 (ma con l’A2 il discorso sarebbe analogo), bisognerà pensare in fretta anche ad allestire una squadra competitiva, che si presenterà ad ogni modo molto diversa rispetto a quella della scorsa stagione.

Marco Federici

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