La Reyer dà la sveglia a Gorizia Quasi in mille nella palestra Ugg

Entusiasmo alle stelle, tribune affollate già quaranta minuti prima della palla a due, per dire della “fame” di pallacanestro che si percepiva sugli spalti, ritmi alti e giocate talvolta spettacolari e comunque spesso di qualità in campo. In qualche modo l'orologio sembrava essere tornato (abbondantemente) indietro nel tempo, ieri sera nella storica palestra dell'Unione ginnastica goriziana, che ha riaperto le sue porte al grande basket ospitando l'amichevole di lusso tra i campioni d'Italia dell'Umana Reyer Venezia e i campioni di Slovenia della Sixt Primorska di Capodistria. Al tabellone con il punteggio, in questo caso, si è guardato con relativo interesse. Perchè in fondo se le due squadre giocavano per oliare i meccanismi e scaldare le mani in vista dei rispettivi primi impegni ufficiali, Gorizia e i goriziani avevano voglia soprattutto di tornare a respirare l'atmosfera del basket che conta, sognando magari di poter godere quanto prima di uno spettacolo simile tifando una formazione di casa. Certo, magari non con lo scudetto sul petto (sarebbe onestatemente chiedere troppo) come nel caso della Reyer, ma la sostanza non cambia. Così si sono sprecati gli applausi alla lettura dei roster – e un affetto particolare l'ha assaporato Stefano Tonut, non poteva essere altrimenti -, e dopo la palla a due un immediato alley up di Harris per gli sloveni (si sarebbe ripetuto in fotocopia poco dopo) ha subito suscitato grida d'approvazione. Sugli spalti, tra gli oltre novecento presenti in una serata da tutto esaurito in via Rismondo, autorità e semplici appassionati, ma anche tanti ex della palla a spicchi goriziana, isontina e regionale, e un discreto numero di tifosi veneziani incuriositi dalla trasferta in un palazzetto lontano dai riflettori di quelli abituali della Serie A, ma non meno ricco di storia di moltissimi di loro. —
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