La Pallanuoto Trieste festeggia l’oro tricolore di Alessia Capitanio nei 400 misti senior
TRIESTE. La stagione del nuoto si è chiusa alla grande per la Pallanuoto Trieste ai Campionati Italiani di Categoria: gli atleti del club triestino, guidati a Roma da Frida Cottic e Federica Maso, hanno infatti messo a segno risultati di notevole spessore. «Abbiamo finito in bellezza - spiega Frida Cottic -: i ragazzi hanno sempre dato il massimo. In queste ultime gare hanno dimostrato di essere molto maturati sotto il profilo mentale, soprattutto quando si tratta di gestire gare di alto livello. Siamo molto soddisfatti». . Al Foro Italico la Pallanuoto Trieste ha portato cinque atleti: Alessia Capitanio, Gaia Capitanio e Davide Galimberti nella categoria Senior, Roberta Antonione e Pietro Cirillo nella categoria Cadetti. La medaglia più preziosa l’ha conquistata Alessia Capitanio, che ha vinto i 400 misti in 4’45’’11. Un oro davvero pesante per Alessia, capace di lasciarsi alle spalle due forti atlete olimpiche come Luisa Trombetti e Alessia Polieri. Nella stessa gara quarta Gaia Capitanio in 4’55’’64. Sale sul podio anche Davide Galimberti, ottimo secondo dietro all’astro nascente azzurro Domenico Acerenza negli 800 stile in 8’03’’21, tempo che vale anche come nuovo record regionale su questa distanza. Davide Galimberti si piazza quinto nei 400 stile in 3’54’’66 e settimo nei 200 farfalla in 2’02’’73 (suo personal best). Ma non è tutto. Davide ritocca un altro record regionale, quello sui 1500, chiusi al quarto posto in 15’33’’63. Nei 200 misti quinta Alessia Capitanio in 2’19’’13, suo primato stagionale. Alessia si classifica sesta nei 200 rana, con il suo nuovo personal best di 2’34”24.
Per quanto riguarda la categoria Cadetti, Roberta Antonione si è piazzata 15.ma nei 100 stile in 58’’64. Per Roberta, la più piccola del gruppo, buonissima prova nei 200 stile: 14.mo posto in 2’06’’91. Pietro Cirillo si prende il 15.mo posto nei 100 rana in 1’06’’03 (suo personal best). Nei 200 rana Pietro accede alla finale che nuota in 2’22’05, toccando nono.—
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