La mamma dei tuffi lascia Trieste

Ibolya Nagy dopo 15 anni torna in Ungheria. Ha portato la figlia Noemi Batki alle Olimpiadi
Gian Mattia D'Alberto / lapresse.22-08-2014 Berlino.sport.32mi Campionati Europei LEN di nuoto - tuffi 10 mt donne.nella foto: Noemi Batki, medagli d'argento festeggia con la madre Ibolya Nagy..Gian Mattia D'Alberto / lapresse.22-08-2014 Berlin.32rd LEN European Swimming - 10mt women's platform.In the photo: Noemi Batki, silver medal with mother Ibolya Nagy
Gian Mattia D'Alberto / lapresse.22-08-2014 Berlino.sport.32mi Campionati Europei LEN di nuoto - tuffi 10 mt donne.nella foto: Noemi Batki, medagli d'argento festeggia con la madre Ibolya Nagy..Gian Mattia D'Alberto / lapresse.22-08-2014 Berlin.32rd LEN European Swimming - 10mt women's platform.In the photo: Noemi Batki, silver medal with mother Ibolya Nagy

TRIESTE

Un pezzo di storia dei tuffi ha deciso di lasciare Trieste e la Triestina Nuoto. Nessuno screzio - tutt’altro - ma motivi strettamente personali, legati alla propria famiglia, hanno costretto Ibolya Nagy a salutare la città che 15 anni fa la accolse a braccia aperte.

Ungherese, classe 1965, Ibi si avvicinata ai tuffi all’età di 13 anni dopo una iniziale trascorso nel nuoto. Il talento, c’è ma i numerosi infortuni e le altrettante operazioni le tarpano le ali. Nonostante le difficoltà, nel 1992 prende parte alle Olimpiadi di Barcellona. Arriva ventunesima dalla piattaforma, ma causa un tuffo sbagliato non entra in finale. «Quel tuffo me lo sogno ancora…», dichiarò nella sua prima intervista al Piccolo.

Intanto nella sua vita arriva l’Italia. Si trasferisce a Belluno e grazie al marito (di Longarone) Dario Mosena crea una scuola tuffi. Nel 2005 decide di spostarsi a Trieste per preparare le Olimpiadi di Pechino del 2008 della figlia-atleta. Già, perché per chi ancora non lo sapesse Ibolya è la mamma di Noemi Batki.

La prima società alabardata dell’allenatrice magiara è la Trieste Tuffi. Qualche anno dopo si sposta alla Triestina Nuoto. «Non posso nascondere che il suo addio è stato ricco di pathos ed emozioni per tutti noi. Siamo dispiaciuti di questo epilogo. Chissà, invece che un addio forse si tratta di un arrivederci. Di certo quello che abbiamo deciso di fare al momento di congedarci rende bene l’idea della persona di cui stiamo parlando». Renzo Isler, presidentissimo della Triestina Nuoto, fa trasparire il suo rammarico. Durante il suo mandato Nagy ha forgiato decine e decine di atleti, ricoprendo il ruolo di direttore tecnico del settore agonismo. Ecco perché è stata nominata socia onoraria dell’Unione Sportiva Triestina Nuoto con queste motivazioni: «Ti siamo riconoscenti per aver dato un grosso impulso a tutto il movimento dei tuffi a Trieste e soprattutto a noi della Triestina Nuoto. Grazie al tuo lavoro ci hai fatto fare il grande cambio di velocità e di mentalità, facendo crescere non solo i nostri atleti ma anche giovani tecnici».

Per Ibolya Nagi e per il marito Dario Mosena, padre di Tünde, anche lei allenatrice della Triestina Nuoto (che a rimarrà in città a fianco del sodalizio biancorosso), si apre dunque un nuovo capitolo. Una nuova destinazione che è in realtà un ritorno alle origini: l’Ungheria, Budapest.

«Sono molto grata per il periodo passato insieme alle società triestine. In questi 15 anni, nel bene e nel male, sono cresciuta insieme a loro e con tutto l'ambiente...Spero tanto di essere anche io diventata una figura utile per gli altri. Sento che ho cominciato e ho chiuso un ciclo molto importante della mia vita a Trieste, ma ora sono stata chiamata da un'altra parte dove c'e bisogno di me e delle mie esperienze. Insieme a mio marito, siamo positivamente carichi per affrontare la nostra nuova vita in Ungheria, vicino ai miei genitori anziani che hanno bisogno di aiuto. A Budapest insegnerò a scuola, cambiando profilo, rinfrescando tanti miei desideri lasciati in parte durante questi anni di tuffi. Nella Triestina resta ad insegnare mia figlia, Tunde. Auguro sia a lei che alla squadra un buon proseguimento del lavoro, sperando che possano continuare l’attività con la grinta e con passione che hanno sempre avuto», è il saluto di Ibolya.

Sui social anche Noemi ha salutato il nuovo capitolo della vita della mamma: «In bocca al lupo per questa fase 3.0 della vostra vita insieme. Che la nuova grande avventura abbia inizio. Buon viaggio». “Jó utat”, Ibi. —



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