La Finanza nella sede dell'Udinese
Blitz della Guardia di Finanza nella sede dell'Udinese e nella casa del presidente, Gianpaolo Pozzo. I militari delle Fiamme Gialle si sono trattenuti per tutto il giorno nergli uffici bianconeri per esaminare documenti e attività contabile del club. In particolare vengono vagliati gli atti di compravendita dei giocatori. I controlli sono stati disposti dalla Procura di Udine.
A compiere l'ispezione sono stati i finanzieri della Compagnia di Udine, una trentina di persone che hanno agito all'unisono. I militari hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione del patron e contemporaneamente negli uffici amministrativi della società.
«Non è la prima volta che si verificano queste attività di controllo e verifica fiscale - ha detto Gianpaolo Pozzo -. Certamente non è piacevole, ma come abbiamo sempre fatto collaboreremo con le autorità e gli organismi competenti per dimostrare la correttezza del nostro operato e chiarire eventuali addebiti che dovessero esserci mossi».
Le Fiamme gialle hanno effettuato una perquisizione delegata dalla Procura di Udine che indaga sull'ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante l'uso di fatture per operazioni inesistenti. I finanzieri hanno passato al setaccio documenti contabili relativi all'attività di scouting dal 2010 al 2014. «È l'attività tipica dell'Udinese Calcio che ha osservatori in tutto il mondo, in Sud America, in Europa, in Africa, per selezionare giovani talenti - conferma l'avvocato Maurizio Conti, legale del presidente dell'Udinese Calcio Franco Soldati -. L'attività è stata regolarmente svolta, ampiamente documentata, con report e filmati».
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