La Figc di Gorizia spinge per lo stop ai campionati

Il delegato Antonio Quarta: «Annulliamo la stagione e ripartiamo ad aprile con una serie di tornei aperti al pubblico»
Antonio Quarta, delegato provinciale della Figc di Gorizia, chiede lo stop definitivo dei campionati dilettantistici del Fvg
Antonio Quarta, delegato provinciale della Figc di Gorizia, chiede lo stop definitivo dei campionati dilettantistici del Fvg

TRIESTE Stop definitivo ai campionati e una ripresa a fine aprile con una serie di piccoli tornei tra squadre di territori contermini per favorire l’afflusso di pubblico e aiutare così le casse delle società dilettantistiche. È la proposta che arriva da Antonio Quarta, delegato provinciale della Figc goriziana, il quale evidenzia come potrebbe essere problematico dover far ripartire a spron battuto dopo mesi di inattività i vari campionati con l’obbligo di farli terminare entro fine giugno, mese durante il quale il caldo potrebbe costringere a dover disputare gli incontri alla sera, quando le temperature sono più miti, ma con il problema che molte realtà minori sono sprovviste di adeguata illuminazione sui propri campi. E quindi, la soluzione che garantisca una ripartenza più ragionata non può che essere lo stop definitivo ai campionati e l’organizzazione di mini-tornei che possano proporre diversi derby di grande attrazione per il pubblico sia in ambito dilettantistico che, in particolare, giovanile. «Durante questi mesi – spiega Quarta – ho avuto modo di parlare con molti presidenti, preoccupati per come la situazione si stia evolvendo: tutti mi chiedono quando e come l’attività ripartirà, ma la verità è che ancora nessuno lo può sapere con precisione. C’è chi dice di chiudere tutto adesso pensando a come muoversi per tempo in vista della stagione 2021-’22: per ora, però, non abbiamo indicazioni chiare in merito. Certo, ripartire ad aprile non sarebbe facile: come si può fare se si deve concludere poi la stagione in due mesi? Bisognerebbe ricominciare con ritmi molto alti per poter concludere il solo girone d’andata e poi far svolgere spareggi, play-off e play-out».

Ed è qui che Quarta manifesta il suo pensiero: «La soluzione sarebbe chiudere i campionati e promuovere dei piccoli tornei locali, che permettano alle squadre di rimettersi a giocare le une contro le altre garantendo allo stesso tempo importanti introiti economici ai club tramite l’ingresso del pubblico. Come? Disputando derby e partite tra squadre di territori contermini, match capaci di attirare un buon numero di spettatori pur nel rispetto delle distanze sociali. In questo modo – prosegue Quarta – la ripartenza sarebbe graduale e non troppo accelerata: l’ipotesi della conclusione dei campionati porta con sé infatti diverse incognite. A giugno potrebbe fare già molto caldo: di giorno diventerebbe problematico disputare delle partite e la sera non tutte le società sono attrezzate per quanto riguarda l’illuminazione del campo. In ogni caso, qualsiasi sarà la strada da intraprendere, servirà il nullaosta della Lnd da Roma».

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