Juventina, il debutto è una doccia fredda

I biancorossi immaginavano che non sarebbe stato facile spuntarla a Remanzacco ma è andato tutto storto
Remanzacco 7 Settembre 2014. Calcio Dilettanti. Aurora - juventina. Trattenute ed abbracci in area. Petrussi Foto Press Srl Udine / Petrussi Diego
Remanzacco 7 Settembre 2014. Calcio Dilettanti. Aurora - juventina. Trattenute ed abbracci in area. Petrussi Foto Press Srl Udine / Petrussi Diego

GORIZIA. Difficoltà era lecito aspettarsele, ma una partenza così, per la Juventina, è una vera doccia fredda. Il 3-0 rimediato a Remanzacco per mano dei padroni di casa dell'Aurora nella prima giornata del girone B di Promozione è sicuramente troppo severo e pesante, ma arriva al termine di una gara che i biancorossi di Sepulcri, reduci da una Coppa Italia davvero convincente, hanno onestamente giocato male. Al di sotto delle loro possibilità. Le attenuanti, per Ciroi e compagni, non mancano: innanzitutto le assenze. Tante, troppe, con Sepulcri che aveva a disposizione un solo cambio (Dragosavljevic era in panchina per onor di firma) e l'ha anche dovuto usare per sostituire l'infortunato Racca. Anche chi ha giocato, poi, non era in condizione, o si è dovuto esprimere fuori posizione. E di fronte c'era un'Aurora Remanzacco che, pur a sua volta con qualche defezione, ha giocato una gran partita, con entusiasmo e ritmo.

«Onestamente non è stata la partenza che speravamo, anche se già alla vigilia della partita ero preoccupato perché sapevo che affrontavamo questa trasferta in condizioni proibitive – dice Nicola Sepulcri - Troppe, davvero troppe le assenze, e anche i giocatori che ho potuto schierare non stavano benissimo, come ad esempio Racca. Però la sconfitta non deriva solo dalla sfortuna, che pure ci ha messo lo zampino: l'atteggiamento in campo non è stato quello giusto, ci siamo presentati troppo leggeri e distratti, e francamente sono molto arrabbiato».

Chi l'avrebbe detto, dopo che nelle prime uscite la Juventina, oltre a giocare bene, aveva messo in mostra soprattutto un atteggiamento propositivo e determinato? «È come se avessimo spento la luce – dice Sepulcri - L'ultima uscita, una settimana fa, era stata molto positiva, anche al di sopra delle aspettative. Invece questa volta siamo mancati, e questo non è accettabile. Dobbiamo cambiare subito marcia, e capire che qui alla Juventina siamo in una realtà importante, una società ambiziosa, per la quale bisogna scendere in campo sempre con la concentrazione al massimo».

La Juventina poi ha fatto conoscenza con una squadra, l'Aurora, di cui si potrà sentir parlare ancora parecchio, in questa stagione. «Personalmente non sono sorpreso, l'Aurora mi ha fatto sempre una bella impressione – dice Sepulcri - È una squadra veloce, solida e piena di entusiasmo, che ha giocato una gran partita. Devo fare i miei complimenti ai nostri avversari».

Ma per la Juve è già tempo di guardare avanti, e la situazione è tutt'altro che facile. Domenica come detto si è fatto male anche Racca, e per la seconda di campionato Sepulcri potrebbe aver problemi addirittura a mettere insieme undici titolari. Se non è emergenza Juventina, poco ci manca.

Marco Bisiach

Argomenti:calciojuventina

Riproduzione riservata © Il Piccolo