Juve, chiusa la curva dello Stadium

Due giornate di stop per la bomba del derby. La società fa ricorso: «Incongruenze»
Tifosi del Torino protestano contro quelli della Juventus durante il derby Torino-Juventus allo stadio Olimpico, Torino, 26 Aprile 2015. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Tifosi del Torino protestano contro quelli della Juventus durante il derby Torino-Juventus allo stadio Olimpico, Torino, 26 Aprile 2015. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. Allo scudetto, il quarto consecutivo, manca un solo punto, ma la Juventus rischia di festeggiarlo senza una fetta importante dei suoi tifosi. A quattro giorni dal derby della follia, il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha chiuso per due turni la Curva Sud dello Stadium per la bomba carta che ha ferito dieci tifosi del Torino. Scelta che presenta «enormi incongruenze», per il club bianconero, che parla di «vicenda paradossale». E, mentre si prepara a fare ricorso, si consola con una buona notizia: il ritorno in gruppo, da mercoledì prossimo, di Paul Pogba, l'arma in più per dare l'assalto alla finale di Champions League ed inseguire, una volta ottenuta la certezza matematica dello scudetto, «sogni ancora più belli». Così Massimiliano Allegri definisce la coppa dalle grandi orecchie nel tweet postato subito dopo la vittoria con la Fiorentina. «Il traguardo è vicino - sostiene l'allenatore - andiamo a prendere ciò che meritiamo sabato», quando la sua Juve affronterà la Sampdoria. Partita, anche questa, senza tifosi per decisione dell'Osservatorio del Viminale che ne ha vietato la trasferta. Le violenze di domenica rischiano così di offuscare la festa bianconera, con la squadra comunque intenzionata a rimandare qualunque eccesso per restare concentrata su Champions e Coppa Italia. «Fare festa prima del Real? Valuteremo - riflette Allegri -, prima dobbiamo essere bravi a chiudere il campionato matematicamente, poi a prepararci per il Real e quindi magari a festeggiare con il Cagliari in casa». La società di corso Galileo Ferraris è pronta alla battaglia a colpi di carte bollate per fare in modo che siano presenti anche i tifosi della Curva sud. Il provvedimento del giudice sportivo, sostiene il club, colpisce infatti «una folla indiscriminata poiché non si è stati in grado di individuare i reali responsabili e, forse, neppure la reale dinamica dei fatti».

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