In un centinaio della Furlan per la “difesa” dello stadio

A muovere la protesta di parte dei tifosi alabardati a Valmaura, il fastidio per la concessione dell’impianto al Pordenone
Foto di Massimo Silvano
Foto di Massimo Silvano

TRIESTE. Per quella parte di tifoseria che ha vissuto l’onta dei due fallimenti ravvicinati, nel 2012 e nel 2016, la mente correva dritta all’iniziativa “Valmaura Defender”, quei giorni di inizio settembre del 2015, quando centinaia di Ultras e tifosi alabardati dei vari clubs marciarono nei dintorni dello stadio Rocco mentre all’interno si esibiva davanti a poche decine di persone l’Unione Triestina di Pontrelli. Quella volta si difendeva l’Unione stessa, ieri sera a muovere la protesta di parte dei tifosi alabardati a Valmaura, il fastidio per la concessione dell’impianto al Pordenone, rivale di un avvincente duello con la Triestina nella stagione scorsa, rimasto orfano della Dacia Arena di Udine. Alle 19 si sono ritrovati in un centinaio sotto la targa che commemora Stefano Furlan, una occasione per ricordare anche il tifoso “Pisel”, da poco scomparso. Una difesa della “casa alabardata” con toni assolutamente civili, tutto è filato liscio, mentre Pordenone-Venezia preparavano una gara con vigilia turbolenta del club veneto che aveva addirittura paventato la possibilità di non presentarsi a Trieste. “Da Montebello al Rocco un secolo di gloria, difendiamo questo luogo e la sua storia” il testo dello striscione. «A Valmaura solo l’Unione» il coro intonato per esprimere il concetto. Poi le parole di Campanale, leader della Furlan, e il minuto di silenzio per il tifoso da poco scomparso. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo