In Roma-Napoli il ritorno di Higuain

ROMA. Roma-Napoli, scontro senza appello. Le due inseguitrici della Juventus si trovano di fronte. La tensione sale, la concentrazione aumenta in maniera inversamente proporzionale alle ore che mancano al grande scontro. Il Napoli è partito per Roma in treno ieri nel tardo pomeriggio. Sarri ha fatto ripassare la lezione ai ragazzi cercando di non lasciare scoperto neppure un solo argomento. Rientrerà Higuain, ansioso di riscattarsi dopo le tre giornate di sosta per la squalifica seguita ai fatti di Udine e questa per il tecnico toscano è già una garanzia. L'argentino cercherà di recuperare il tempo perduto, sia per riprendere la corsa al pallone d'oro (Suarez del Barcellona ha ora 4 gol di vantaggio), sia per puntare al record assoluto di marcature detenuto al momento da Gunnar Nordahl con 35 gol fatti. Riguardo al dualismo Insigne-Mertens, nelle ultime ore nella testa dell'allenatore starebbe prendendo vigore la tesi di affidarsi ai titolarissimi e, dunque, il ragazzo di Frattamaggiore dovrebbe scendere in campo dall'inizio, con il belga, che attraversa un periodo di gran forma, pronto eventualmente a subentrare al momento opportuno. Conferme non ce ne sono, ovviamente, e neppure ce ne potrebbero essere visto che il Napoli ed anche Sarri continuano il silenzio stampa.
In casa Roma per battere il Napoli e centrare il sogno Champions passando per la porta principale Luciano Spalletti ha bisogno di tutti, compresi Totti e Dzeko, i “tormentoni”, per motivi diversi, del momento. Il tecnico giallorosso dopo le inquietudini e il nervosismo dei giorni scorsi arriva in conferenza stampa più sereno del solito e non si scuote nemmeno quando l'argomento è il solito: Francesco Totti, per il quale oggi potrebbe essere la penultima all'Olimpico. Merito sicuramente della seduta “vis-a-vis” dell’altra mattina a Trigoria e del messaggio conciliante che il capitano, via social, ha voluto mandare a tutto l'ambiente, parole che - chiarisce il tecnico - «ho apprezzato tantissimo. Un messaggio da capitano». Svicola solo, e lo fa usando la lingua inglese, quando la domanda verte sul rinnovo contrattuale: «Chiedetelo a Pallotta. Lui conosce meglio la situazione. Siamo tutti in discussione fino alla fine di questo campionato. Si va avanti e dritti per questa strada».
Tutti, aggiunge, «hanno pedalato forte mettendosi a disposizione. Non avessi creduto in questo non sarei venuto ad allenare la Roma. Poi loro me l'han fatto vedere di volta in volta che sono forti». Il merito va anche a Dzeko, «un gran calciatore da Roma. Un giocatore che forse non ho sostenuto abbastanza, anche se non ha bisogno del mio sostegno».
Riproduzione riservata © Il Piccolo