In 1253 alla corsa della Bora sospesi tra Carso e mare

Da oggi alla Befana il via alla quattro prove, la più estrema quella di 167 chilometri, su un anello durissimo che raggiunge anche le innevate cime slovene

TRIESTE Di corsa sui sentieri, calpestando la neve o respirando l'asfalto, attraversando il Carso triestino e quello sloveno. Si avvicina il momento de "La Corsa della Bora", manifestazione organizzata dalla Asd "SentieroUno", in programma sabato 6 gennaio con base logistica ai campi sportivi di Visogliano, prologo agonistico del nuovo anno a Trieste e primo scalo del "Trail Running" invernale in campo europeo. Edizione numero 3. Forse non ancora quella della definitiva consacrazione ma di certo accompagnata da numeri di rilievo e da un cartellone disegnato da appuntamenti di vario calibro, alcuni riservati anche per coloro che preferiscono vivere la corsa e l'escursionismo senza l'assillo della competitività.

A proposito di numeri. Sono attualmente oltre 1250 (1253 per la precisione) gli atleti in rappresentanza di circa 30 Paesi attesi al poker di gare a carattere competitivo, con picchi di adesioni ai circuiti dei 21 e 57 km (oltre 900) e con un centinaio circa in lizza nella formula più spartana, quella targata Elite di 167 km.

Sono dunque quattro le competizioni che corredano l'edizione 2018 de "La Corsa della Bora", a partire dalla gara S1 Just di 8 km - formulata con partenza alle 12 dal Villaggio del Pescatore e approdo a Visogliano lungo i tratti del sentiero Rilke e della Riserva Naturale delle Falesie di Duino - l'unica a cui è possibile ancora aderire, con iscrizioni che scadono allo scoccare della mezzanotte di giovedì 4 gennaio. Le gare sulle distanze dei 57 e 21 km sono quindi le più gettonate.

Nel primo caso si parte quasi all'alba della Befana, alle 7.30, muovendo i primi passi di corsa da Pese, al confine con la Slovenia, per puntare poi in direzione della Riserva Naturale della Valrosandra, proseguire verso Draga Santa Elia e lungo il sentiero Cai 1 sfociare nel tratto dell'Obelisco di Opicina, in tempo per incrociare i partenti della 21 km (11.30) e continuare in un tratto variegato quanto stimolante per muscoli e cuori, allestito a Santa Croce e Duino, al cospetto della boscaglia e tra il profumo del mare che lambisce la Costa dei Barbari.

Il piatto forte, quasi elitario, si serve con la corsa dei 167 km. Qui entra in ballo la neve e soprattutto un carattere quasi estremo all'interno di un anello con partenza e ritorno a Visogliano, lambendo le cime al confine tra Slovenia e Croazia e "obbligando" i corridori ad un regime di semiautonomia, anche notturna, senza marcavia (solo Gps) e con rifornimenti situati nei campi - base ogni 20 km; qui le partenze sono strutturate in tre scaglioni: alle 22 del 4 gennaio, alle 5 e alle 10 di venerdì 5. Si corre per un podio e per la gloria, ma anche per una manciata di premi niente male.

E per chi opta per una Befana meno muscolare ma da vivere sempre in chiave agreste ed escursionistica? La manifestazione offre anche in tal senso diverse opportunità, offrendo un ventaglio di appuntamenti, tutti nell'arco del 6 gennaio, vedi " La Marcia della Bora", a cura della Fiasp (da 6 o 13 km su tratti collinari, partenza alle 9 e alle 10) il "Cammina Bora", l'escursione proposta dal Cai Sag di Muggia nella Riserva della Valrosandra ( 8.45 ritrovo a Draga Santa Elia) le visite alla Grotta Valentina con il Gruppo San Giusto e la passeggiata con i cani, la S1 Dog.

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