Il volley pronto a ripartire ma non sa su quali campi
trieste
Anche gli sport di squadra, tra i quali la pallavolo, hanno ricevuto il via libera governativo per la ripresa dell’attività, e tuttavia la situazione permane ancora nebulosa: modalità di svolgimento degli allenamenti, protocolli di sanificazione, responsabilità in fatto di rispetto delle prescrizioni ricevute, procedure da seguire riguardo gli accessi agli impianti, e disponibilità di questi ultimi.
Avvertendo la necessità di fornire il più ampio supporto ai tesserati, di venire incontro alle società e di affrontare lo stato dell’arte nella maniera più rigorosa, i vertici del volley giuliano-isontino hanno indetto per venerdì 5 giugno, alle 20.30, sulla piattaforma social Zoom, un’assemblea delle società. La prevista riunione plenaria riveste molteplici finalità: avere una fotografia dettagliata della situazione del movimento pallavolistico locale, mettere a sistema tutti i feedback ricevuti in maniera di permettere al Comitato di capire in che direzione muoversi, e consentire a tutti un dialogo propositivo. Confrontando le maggiori criticità emerse e le azioni che si sono rivelate efficaci, tra quelle intraprese dai singoli sodalizi.
Per preparare al meglio l’incontro è stato inviato a tutti i club un questionario che ha esplorato varie tematiche: la comunicazione interna ed esterna delle società, i contatti con gli sponsor, gli aspetti emotivi che hanno caratterizzato l’approccio allo stop e che ora accompagnano la ripresa.
Poi il fronte normativo che disciplina il come potersi allenare in palestra, nonché valutazioni e proposte migliorative in merito alle attività intraprese dall’organo di gestione territoriale.
«Riguardo la ripresa dell’attività sportiva indoor viviamo una sorta di paradosso - ammette Marco Bernobich, portavoce del comitato Fipav giuliano -. A seguito del protocollo emanato dalla Fipav (dopo il via governativo), sappiamo come dovremo comportarci una volta entrati in palestra, ma non sappiamo se e quando in palestra potremo entrare. La pallavolo, viene praticata per la maggior parte in impianti scolastici, soprattutto a Trieste, e la chiusura delle scuole rimane una spada di Damocle che paralizza il movimento. Proprio per questo ci sono già stati incontri e contatti con autorità comunali di entrambe le province, e le risposte lasciano intendere che a breve verrà affrontata tale questione spinosa, auspicando di poter aprire gli impianti alle attività sportive extra-scolastiche».
Sul fronte delle iniziative messe in campo dal Comitato Ts-Go, uno tra i più attivi in Italia, ci sono stati e sono ancora in calendario sia momenti di formazione mirata che incontri aperti al pubblico. Tra questi ultimi le dirette Facebook sulla pagina Fipav Comitato Territoriale Trieste-Gorizia.
Il ciclo di quattro incontri tenuti dalla psicologa dello sport Nicoletta Lucatello chiuderà il suo cerchio lunedì alle 20.30, mentre la rubrica “Il Presidente Risponde” in un seguito incontro on line ha visto ospite, sabato, del padrone di casa Paolo Manià il presidente di Fipav Fvg, il triestino Alessandro Michelli.
Dopo aver ospitato l’esperto di sanificazioni Pietro Vitelli, per i prossimi appuntamenti sono stati contattati due professionisti esperti di sicurezza sul lavoro nonché di gestione e rispetto dei protocolli.
Gli allenatori hanno visto concludersi mercoledì il corso di qualificazione per l’abilitazione al secondo livello giovanile (valevole anche come aggiornamento obbligatori per allievi allenatori e tecnici di primo grado).
Gli arbitri del volley vivranno invece mercoledì 3 giugno il primo di due incontri con uno dei fischietti-principi, Luciano Gaspari, responsabile dei direttori di gare per la Cev europea.
Un Comitato locale, quello del volley, che più di altri ha dato e continua a dare dimostrazione di aver fatto proprio e messo in atto uno degli hashtag che hanno caratterizzato questo periodo, e cioé #DistantiMaUniti. —
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