Il “Viperetta” arriva nell’Isontino e si accende lo spettacolo

Il presidente della Sampdoria, Ferrero, ha inaugurato a Farra il centro tecnico blucerchiato. L’appello ai genitori: «Lasciate giocare i vostri figli, non tutti saranno campioni» 
Bumbaca Gorizia 26_08_2018 Farra visita Ferrero presidente Sampdoria © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 26_08_2018 Farra visita Ferrero presidente Sampdoria © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

FARRA D’ISONZO Un asciugamano in testa, a tentare di riparare la lunga zazzera dalla pioggia. E tempo per una foto o un “selfie” con tutti, senza mai negarsi. Senza filtri, senza bodyguard, senza copioni predefiniti. One man show, finito fra gli applausi.

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, si è presentato con la naturalezza che l’ha reso celebre a Farra d’Isonzo. Il centro isontino è la sede per il Nordest del progetto “Next Generation”, la scuola calcio che il club blucerchiato ha inaugurato nel paese riportando in vita la locale società sportiva della Pro Farra.

Ferrero ha approfittato della trasferta a Udine della sua squadra, per verificare di persona i primi passi del nuovo Centro tecnico targato Samp. Nonostante la pioggia, una trentina di bambini in divisa blucerchiata accompagnati dai genitori (ma in tutto gli iscritti sono 70, dall’attività di base ai Giovanissimi, seguiti da 4 tecnici) hanno atteso il puntualissimo patron al campo sportivo comunale di via XXV aprile.

Al taglio del nastro hanno presenziato anche il sindaco Alessandro Fabbro con l’assessore Milena Colucci, il presidente della Pro Farra Luca Emiliano Pancaldi, il direttore Emanuele Flangini – suo il primo seme di questo progetto –, il responsabile del Centro tecnico Franco Cecotti e il responsabile della Scuola Calcio di Base Mario Meroni, oltre all’allenatore della categoria Giovanissimi Carlo Gaggioli e al delegato provinciale Figc Antonio Quarta.

Lui, Ferrero, si è preso subito la scena, intrattenendosi una quarantina di minuti. Più paterno che “Viperetta” – come è stato soprannominato – il numero 1 blucerchiato si è divorato con gli occhi i baby calciatori. Li accarezza, li incita, fa mille domande a tutti. Non solo ai bambini, ma agli istruttori, ai tecnici, volontari. Vuole sapere ogni dettaglio. I giovani calciatori, seduti in cerchio, lo ascoltano rapiti.

«Avete la fortuna di indossare quella che è la maglia più bella del mondo – ha esordito –. Siatene orgogliosi, come lo sono io che tuttora mi emoziono ogni giorno a essere presidente della Sampdoria. Un club che è qualcosa in più che una semplice società sportiva: e lo dimostra proprio il progetto Next Generation, che non vuole necessariamente scoprire dei campioni, ma tenere i giovani lontano dalla strada e dalle tentazioni».

Certo, l’aspetto tecnico è importante: «Scovare dei talenti sarebbe meraviglioso, questo sport ne ha bisogno. Ma non tutti possono diventare dei fuoriclasse. Alle mamme dico: lasciate divertire questi bambini. Se il vostro ragazzo è un predestinato, diventerà un campione. Altrimenti lasciatelo studiare. Noi siamo qui soltanto per aiutare i vostri giovani a crescere».–


 

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