Il Vesna aspetta il nuovo campo per decollare
Il settore giovanile del sodalizio di Santa Croce vanta 61 tesserati, in crescita. «Serve più collaborazione tra club vicini»
TRIESTE «Il rifacimento del campo a 11 e la creazione di nuovi spogliatoi miglioreranno la nostra “casa”, certo è che competere con le società “elitarie” sta diventando sempre più difficile». Nataša Sedmak, coresponsabile del settore giovanile del Vesna assieme Matteo Floreani, racconta la vita attuale dello storico sodalizio di Santa Croce che in questa stagione può vantare la presenza di 61 atleti tesserati con il settore giovanile.
«I numeri sono più che buoni, negli ultimi tre anni abbiamo avuto una crescita esponenziale. Una delle nostre particolarità è che abbiamo bambini sia bambini di madrelingua slovena che italiana, tutti appartenenti ad una fascia territoriale che va da Opicina sino ad Aurisina», spiega Sedmak. Gli atleti potrebbero anche essere di più: «Ma come spesso accade alle società più piccole, le società “elitarie” fanno gola, soprattutto ai genitori che pensando di avere in casa un baby campione. Ritengo che le società vicine, invece che farsi la guerra a favore delle più grandi, dovrebbero collaborare maggiormente come accade tra noi e il Primorje».
Il Vesna ha cinque squadre giovanili. I 18 Giovanissimi sono affidati a Fulvio Franca, che si avvale della collaborazione dei dirigenti Ferruccio Venutti e Daniela Zoli. Gli Esordienti, in tutto 15, sono allenati da Matej Širca, che può godere dell'appoggio dei dirigenti Alessandro Zacchigna e Tullio Bubnich. Sono invece 12 i Pulcini seguiti dal tecnico Valter Ridolfi, con cui collabora il dirigente Katja Tercelj. I baby sono complessivamente 16: 8 nei Primi Calci allenati da Giacinto Ballarino, coadiuvato dal dirigente Dejan Šemec, e altri 8 nei Piccoli Amici, seguiti dall'allenatore Leonardo Rodella, coadiuvato dalla dirigente Nataša Sedmak. Allena i portieri Gino Franzot. Le squadre si allenano sia sull'erbetta sintetica del campo a 7 che su quella naturale del campo a 11. Ma presto la fisionomia del complesso sportivo di Santa Croce cambierà. «Nel marzo 2020 partiranno i lavori di riqualificazione del manto del campo a 11. L'erba naturale verrà sostituita dalla sintetica per avere meno spese di manutenzione», racconta Sedmak. E nel progetto è previsto anche un aumento del numero degli spogliatoi.
Resta aperta invece la questione del “conflitto” con le società più grandi: «Sappiamo di lavorare bene e le gratificazioni arrivano. Ma andando avanti così si corre il serio rischio che ci saranno tre-quattro società a Trieste che si troveranno a fare i campionati Pulcini o Esordienti tra di loro con 5-6 squadre. Non ci vedo un gran divertimento». —
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