Il Trieste Running Festival torna a chiamarsi Bavisela

Con nuovi investitori da fuori regione la gara si riappropria del marchio storico Annullata la data del 3 maggio, la manifestazione potrebbe slittare a settembre

TRIESTE

Prima l’addio dei due sponsor principali, poi il passaggio di consegne ad un altro storico sodalizio triestino non andato in porto per un non nulla.

Quando proprio sembrava navigare in brutte, bruttissime acque, con tanto di emergenza sanitaria a darne quasi il colpo di grazia, ecco che il Trieste Running Festival, araba fenice in salsa alabardata, rinasce. Riesumando, dalle sue stesse ceneri, il suo antico e mai dimenticato nome: la Bavisela.

Nato nel 1994 il marchio Bavisela era stato lasciato cadere nell’oblio in seguito alla stangata da 220mila euro arrivata nel 2016 dalla Agenzia delle Entrate per delle irregolarità riscontrate nel 2007. Quasiscontata (allora) la decisione di dare una ventata di novità creando l’associazione Miramar e il Trieste Running Festival, una manifestazione che lo scorso anno ha fatto parlare di sé non tanto per le prodezze dei runner, quanto per l’esclusione (poi ritirata) degli atleti africani.

Le aspre polemiche seguite a quell’episodio hanno provocato almeno in parte se non del tutto l’autoallontanamento dalla manifestazione da parte di Generali ed AcegasApsAmga. Una batosta non da poco per i progetti (e le casse) della Miramar che però pare essere ormai soltanto un brutto e lontano ricordo poiché, grazie al sostegno di un gruppo di “imprenditori extra regionali”, il presidente di Adp Miramar, Fabio Carini, ha annunciato “grandi novità per le prossime edizioni del Trieste Running Festival”.

Ad iniziare dalla riproposizione proprio dello storico marchio Bavisela, che solamente pochi mesi, come aveva raccontato poche settimane fa il presidente del Gruppo sportivo San Giacomo Ruggero Poli, pareva essere destinato ad approdare nelle mani del sodalizio di via dell’Istria.

La cessione della corsa, smentita da Carini, giudicata un “dietrofront inaspettato” da Poli, non è avvenuta e la crisi in cui sembrava versare la Miramar e il Running Festival - come peraltro confermato due mesi fa anche dall’assessore allo Sport Giorgio Rossi «la manifestazione sta attraversando un momento di incertezza, non sono ancora arrivate le domande per l’organizzazione dell’evento» - è scomparsa. Ci aveva visto giusto dunque il presidente regionale della Fidal, Franco De Mori: «La manifestazione è stata messa regolarmente in calendario».

Sicuramente di tempo per organizzare il maxievento ce ne sarà ancora. La data del 3 maggio è stata annullata in seguito all’emergenza sanitaria.

La Miramar ha fatto sapere che al momento ci sono due ipotesi in ballo per realizzare la 25° edizione e che molto dipenderà anche dai risultati che emergeranno in seguito al dialogo in corso con Regione e Comune, oltre che con Fidal e Asi.

La prima opzione vede la realizzazione di una edizione a ranghi ridotti da svolgere già quest’anno, indicativamente verso la fine dell’estate, in settembre. L’altra idea è quella di posticipare tutto in blocco al 2021 e più esattamente al 2 maggio, la prima domenica disponibile del mese tradizionale che da sempre ha caratterizzato la maxicorsa triestina.

Se così fosse sarebbero confermate la Trieste Half Marathon, ossia la mezza maratona, vero marchio di fabbrica dell’evento, nonché la Family, non competitiva di 7 km da Miramare a piazza Unità che assieme alla manifestazione dedicata ai più piccoli, la Young, si riapproprierà del celeberrimo nome Bavisela. Quel nome, Bavisela appunto, nato sul finire del secolo scorso, su iniziativa di un gruppo di amici della Società Canottieri Nettuno capeggiati da un personaggio politicamente ancora sconosciuto: Franco Bandelli. Ma questa è un’altra storia. —

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