Il "solito" Pontrelli: Moriero e Miccoli si dimettono dalla Dinamo Tirana. «Non arrivavano i soldi»

I due ex giocatori di serie A hanno lasciato i rispettivi ruoli di allenatore e vice. L'ex presidente della Triestina: «Da ora sosterremo i tecnici albanesi»
Marco Pontrelli (il terzo da sinistra) tra Moriero e Miccoli alla presentazione dei due tecnici lo scorso gennaio
Marco Pontrelli (il terzo da sinistra) tra Moriero e Miccoli alla presentazione dei due tecnici lo scorso gennaio

TRIESTE. Marco Pontrelli non si smentisce. Mai.

Chiedete a Francesco “Checco” Moriero e Fabrizio Miccoli. I due ex giocatori di erano stati ingaggiati lo scorso 3 gennaio dall’ex presidente della Triestina per sedere sulla panchina, rispettivamente nel ruolo di allenatore e vice, della Dinamo Tirana, squadra della capitale albanese militante in serie B.

Dopo due mesi l’epilogo. Amaro, ovviamente.

«Non c’erano le condizioni per continuare, recentemente non abbiamo preso soldi e ci abbiamo pure rimesso», ha commentato Fabrizio Miccoli.

Così Moriero: «Ringraziamo i calciatori per l’entusiasmo dagli stessi dimostrato in questi pochi mesi. A loro auguriamo le migliori fortune in campo professionale ed umano. Un ringraziamento va anche ai cittadini e tifosi della Dinamo Tirana per l’accoglienza data in questa sia pure breve esperienza».

Naturalmente Pontrelli, dopo le dimissioni della coppia, è corso subito ai ripari con una nota stampa: «La Dinamo non ha tempo da perdere. Sosteniamo gli allenatori albanesi, quelli cresciuti nella famiglia dinamovita. La Dinamo è più grande dei nomi. Ho versato energia, creduto, gioito, sofferto come ognuno di voi. Sono arrivato in questa terra magnifica con la consapevolezza che devozione, sacrificio e passione sono premiati e riconosciuti. Mi sento come il vostro leader (rivolto ai tifosi del club albanese, ndr), la mia persona e il mio volto saranno sempre avanti ad ogni componente della nostra Dinamo. Avete la mia parola, la parola di un uomo che non abbandonerà mai il progetto fino a quando non avrà raggiunto il massimo possibile».

Parole.

I fatti, invece, quelli dei soldi che non arrivano ricordano le vicende rossoalabardate del 2015.

Con i giocatori che entrarono in sciopero per i pagamenti mai versati.

E i tifosi che dopo aver dato gratuitamente in comodato d’uso il marchio societario, lo ritirarono di fronte alle beghe che costrinsero poi l’imprenditore romano a lasciare Trieste e Triestina.

Triestina poi fallita. Ma salvata dalla coppia Biasin-Milanese.

Nel 2019 la nuova avventura pontrelliana. Questa volta all’estero. In Albania.

E dopo le dimissioni di Moriero e Miccoli chissà cos’altro accadrà a Tirana…

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