Il Setterosa sbarca a Trieste per il sogno olimpico
TRIESTE Le prime due nazionali che approdano in città. La “Bruno Bianchi” che si rifà il look. I nomi delle convocate azzurre. Trieste sta scaldando i motori in vista del primo grandissimo appuntamento sportivo del 2021: il torneo di qualificazione olimpica di pallanuoto femminile. La kermesse, organizzata tramite la sinergia della Federnuoto mondiale ed italiana, inizierà ufficialmente martedì 19 gennaio (per l’Italia esordio con la Francia). Otto in tutto le nazionali che si contenderanno gli ultimi due posti per partecipare ai Giochi di Tokyo. Tra queste il Setterosa che oggi sbarcherà in regione con arrivo previsto all’aeroporto di Ronchi alle 14.30. Il team del commissario tecnico Paolo Zizza alloggerà all’hotel NH di Trieste, la struttura dove verrà creata la cosiddetta “bolla” in cui risiederanno tutte le giocatrici (i dirigenti invece saranno ospiti del DoubleTree Hilton).
Oggi arriverà in città anche la selezione del Kazakistan, mentre domani sarà il turno della Grecia. Domenica l’ultima tornata con le nazionali di Olanda, Ungheria, Francia, Slovacchia e Israele. Intanto ieri Paolo Zizza ha scelto. Il ct delle azzurre ha diramato l’elenco delle 15 atlete che prenderanno parte al torneo preolimpico. Le novità? Giulia Emmolo, mancina dell’Orizzonte Catania, colonna del Setterosa dai Mondiali di Melbourne del 2007 non ci sarà. Fuori dai giochi anche Banchelli e Cocchiere che sino all’ultimo avevano sperato in un posto. Rientra invece Laura Barzon (Orizzonte) assente, ad un grande evento, dai Mondiali 2015 di Kazan. Questo l’elenco delle 15 giocatrici, da cui Zizza dovrà scegliere le 13 da portare a bordo vasca e le 2 che fungeranno da riserve da impiegare in caso di Covid o infortunio delle titolari: Roberta Bianconi (Css Verona), Sofia Giustini, Chiara Tabani, Giuditta Galardi, Silvia Avegno, Fabiana Sparano e Isabella Chiappini (Sis Roma), Giulia Gorlero, Arianna Garibotti, Rosaria Aiello, Valeria Palmieri, Giulia Viacava, Claudia Marletta e Laura Barzon (Orizzonte) ed Elisa Queirolo (Plebiscito).
Nel mentre proseguono i lavori esterni, richiesti dal Comune di Trieste, per impermeabilizzare e coibentare il tetto della “Bianchi”. Franco Del Campo, presidente della Fin Plus Trieste, la società partecipata al 100% dalla Federnuoto che ha il compito di gestire il polo natatorio federale triestino, racconta anche l’altro lato del preolimpico: «Oltre al valore sportivo, c’è l’aspetto economico, perché una grande manifestazione come questa, specie in un momento di crisi, porterà in città lavoro ed investimenti che supereranno i 400 mila euro, tra ospitalità, trasporti, lavori di allestimento ed organizzazione, quasi tutta sulle nostre spalle». Un volano importante per la città che purtroppo però, causa pandemia, non potrà assistere dal vivo alle partite visto che la Bianchi sarà chiusa al pubblico. I match dell’Italia saranno trasmessi dalla Rai. Peccato però: il calore del pubblico triestino avrebbe potuto essere l’ottava forza in campo del Setterosa.
Riproduzione riservata © Il Piccolo