Il murales di Rocco nel suo stadio
TRIESTE. Lo stadio di Trieste si identifica sempre di più con Nereo Rocco. è stato inaugurato ufficialmente il murales sotto la tribuna che ritrae l’indimenticabile “Paron”. Un’iniziativa che rientra nel progetto Chromopolis, curato dal Comune di Trieste. Ques’opera in particolare ha visto il coinvolgimento dello street artist olandese Ives.One (associazione Asa-Amsterdam Street Art) coadiuvato da Mattia Campo Dall'Orto (Associazione Macross Acu). L’immagine scelta per ricordare Rocco è quella di una foto storica, con il cappello ben calato in testa e lo sguardo in avanti, beneaugurante per una Triestina che si appresta ad aprire l’anno del centenario. E il binomio Triestina-Rocco ha scandito inevitabilmente anche l’incontro nella sala stampa dello stadio che ha preceduto l’inaugurazione del murales, con la presenza dell’assessore comunale allo sport Giorgio Rossi e dell’amministratore unico alabardato Mauro Milanese.
Il ritratto di Nereo Rocco, ammiratissimo dai tifosi che nel pomeriggio hanno assistito a Triestina-FeralpiSalò, ha trovato l’entusiastica approvazione da parte dei figli del “Paron”, Bruno e Tito, visibilmente emozionati.
Un murales d’impatto come quello inaugurato rappresenta anche un modo per celebrare e rendere familiare Rocco anche ai più giovani e a chi non ha avuto il privilegio di conoscerlo. Il “Paron”, identificato da qualcuno in modo semplicistico come un baluardo della tradizione in campo calcistico, e la street art, una delle forme più fresche e attuali di comunicazioni artistiche. Un accostamento apparentemente ardito e che invece funziona, eccome. Il personaggio Rocco si coglie pienamente, con quel cappello un po’ così e lo sguardo di un uomo sincero e fuori dalle convenzioni.
Il murales è uno degli interventi previsti dal Comune al Rocco che deve farsi bello anche in vista degli Europei Under 21 del 2019.
Verrà inoltre inaugurato a breve anche il murales in via Valmaura che ricorda Stefano Furlan. Infine saranno i muri del Grezar a ospitare un’opera che coniugherà volti storici della letteratura alla bora.
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