Il miglior 2004 d’Italia è triestino: Visintin è la stella (azzurra) della B

Possiamo solo ammirarlo da spettatori: Matteo Visintin, classe 2004, proveniente dall’Azzurra Trieste, è ora l’astro nascente del basket italiano. Veste la maglia della Stella Azzurra Roma, raccoglie il testimone di un altro Matteo, Spagnolo, ora nelle fila del Real Madrid. Il suo esordio nel campionato di serie B è folgorante a dir poco: 56 punti in tre partite (con 35 minuti di utilizzo medio), il 53% da due punti, 18 rimbalzi (per un ragazzo di 188 centimetri è notevole), e 18 palle recuperate.
Dall’Azzurra alla Stella Azzurra, non c’è solo una “Stella” di mezzo ma sicuramente un ponderato ragionamento…
In primis c’è stata la ferma volontà di una società come la Stella Azzurra Roma, importante in Italia e in Europa, di investire sul mio conto, vedendo un futuribile giocatore di basket. Penso di aver fatto la scelta più giusta: sono nel club che cura meglio la crescita di un ragazzo, dal punto di vista fisico, tecnico, ma anche scolastico e umano. Inoltre faccio una marea di allenamenti, mi misuro costantemente con giocatori di A2 (Roseto), disputo la serie B. Um ventaglio di soluzioni ideale per strutturarmi.
Tanti occhi addosso, quale è il modo per non distrarsi?
Raccolgo consensi e li chiudo in un cassetto, conscio di non aver fatto ancora nulla.
L’impatto con i senior sembra non crei grossi imbarazzi.
Non è stato traumatico. Certo, sono stato agevolato dal militare in una squadra di coetanei (la Stella Azzurra schiera gli under in B ndr.). Quando mi trovo davanti gli avversari capisco che in effetti ci sono tanti atleti maturi con cui misurarsi non solo dal punto di vista fisico/tecnico.
L’insegnamento che ti porti e ti porterai dietro nella tua carriera da cestista?
Non accontentarsi mai, pensare a quello che si può fare per migliorare ogni giorno di più, spingendo sempre più in alto l’asticella delle ambizioni.
Gli obiettivi, partendo dai sogni?
Mi piacerebbe diventare uno dei migliori play dell’Eurolega, perché son dell’idea che è meglio essere protagonisti in Europa che centellinare minuti di “garbage time” nella Nba.
Idoli o fonti di ispirazione?
Non ho un idolo in particolare, mi piacciono da matti i registi realizzatori come James, DeColo, Campazzo o el “Chacho” Rodriguez. Westbrook per citare un campione Nba.
In cosa devi migliorare?
Innanzitutto il palleggio con la mano debole. Poi sicuramente l’arresto e tiro, allargando il raggio oltre la linea dei tre punti. Un play di livello non può prescindere da un credibile tiro dall’arco. —
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