Il Grezar ritorna alla città dopo dodici anni di lavori

La cerimonia con il taglio del nastro da parte di Serracchiani, Lodi e Skabar Ancora da concludere una tribuna ma già disponibili 2500 posti al coperto
Lasorte Trieste 28/06/17 - Stadio Grezar
Lasorte Trieste 28/06/17 - Stadio Grezar
TRIESTE. Il Tricolore portato dagli Atleti Azzurri d’Italia triestini, una rappresentanza dei settori giovanili (e non solo) di alcune società della provincia di diverse specialità, i discorsi delle autorità, il taglio del nastro da parte della presidente della Regione Debora Serracchiani, dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi e della presidente degli Azzurri d'Italia triestini Marcella Skabar.


Dodici anni di lavori, oltre 13 milioni di euro (per l’esattezza 13 milioni e 660.607,68 euro): il Grezar rinasce dedicato esclusivamente all’atletica leggera e ospita subito un appuntamento di livello assoluto, i Campionati italiani che, sebbene non vedano in lizza tutte le stelle di prima grandezza dell’atletica italiana, rappresentano pur sempre l’appuntamento nazionale di maggior rilievo della stagione.


Ieri dunque l’inaugurazione ufficiale dell’impianto, che non è stata nemmeno la prima (almeno un altro taglio del nastro ufficiale nel passato e una sorta di vernice ancora prima...) e che viene celebrata con tutta una serie di lavori ancora da fare a iniziare dal completamento della tribuna sul lato di via Flavia e con mille dettagli da sistemare visto che ieri l’impianto non si presentava ancora nel proprio look migliore: ma già oggi pomeriggio, per il via deri campionati, tutto sarà lucidato al meglio, assicurano gli organizzatori. A intervenire, ieri mattina, il sindaco Roberto Dipiazza, gli assessori comunali Giorgio Rossi ed Elisa Lodi, la presidente della Regione Debora Serracchiani, il vicepresidente regionale del Coni Franco Cipolla e infine il presidente regionale e il delegato provinciale della Fidal Guido Germano Pettarin ed Emiliano Edera. Nell’occasione Pettarin ha consegnato agli assessori Elisa Lodi e Giorgio Rossi e all'arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi - che ha benedetto l’impianto - una targa celebrativa della Fidal realizzata per l'occasione. In tribuna anche i rappresentanti di altre federazioni sportive, dalla pallamano alla pallavolo, alla pallacanestro. Da parte di tutti gli intervenuti, è stata sottolineata la valenza sociale della struttura, soprattutto a favore dei giovani, e come il Grezar, assieme all’Alma Arena e allo stadio Rocco (che nel 2019 ospiterà alcune partite della fase finale degli Europei di calcio under 21) dia vita a una vera e propria cittadella dello sport, allargata poi al polo natatorio Bruno Bianchi.


Dopo gli ultimi interventi messi in atto dal Comune di Trieste, che hanno visto un investimento di un milione di euro, l'impianto può contare su una tribuna coperta con posti a sedere per 2.500 spettatori, di adeguati spazi e servizi, dei necessari impianti elettrici e d'illuminazione, nonché di tutte le attrezzature sportive che, secondo le norme Fidal, consentono l'omologazione dell'impianto che potrà così ospitare oltre ai Campionati italiani anche gare e appuntamenti internazionali. Del resto, l’augurio è ora quello di ospitare anche manifestazioni sportive a livello internazionale e già si sta pensando ai Giochi del Mediterraneo, magari con un progetto transfrontaliero che veda coinvolta anche Capodistria.


GuidoBarella. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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