Il “Grezar” resta al buio: vietati gli allenamenti
TRIESTE. Adesso ha dovuto prenderne atto anche il Comitato regionale della Federatletica: il ristrutturato “Grezar” - peraltro già disponibile solo in parte e solo per gli allenamenti - è di fatto totalmente inutilizzabile per tutta la stagione invernale.
Il motivo? La mancanza di illuminazione artificiale. I responsabili dell’atletica triestina hanno infatti ricevuto un doppio “no” da parte della struttura tecnica del Comune: all’allacciamento alla rete elettrica (con ovviamente l’avere a proprio carico le bollette) e all’installazione di un generatore di corrente a gasolio (troppo pericoloso è stato giudicato il tenere a disposizione la tanica di carburante). Dunque, almeno fino a primavera, tutti di nuovo ad allenarsi al campo di Cologna.
«E’ comprensibile come sia impossibile svolgere l’attività soltanto nelle primissime ore del pomeriggio: non ci è restato fare altro che prendere atto della situazione» commenta sconsolato il presidente regionale della Fidal Guido Germano Pettarin. E dire che proprio nei giorni scorsi, il 25 novembre, la Fidal nazionale ha omologato - per un periodo di dieci anni, rinnovabile - il “Grezar” come impianto di allenamento, mancando gli attrezzi e le attrezzature previste dalla stessa federazione per omologarlo anche come impianto di gara. Comunque, una beffa, visto che in inverno non può essere utilizzato nemmeno per gli allenamenti... Nel corso dell’ultima riunione della Fidal regionale è stato quindi deciso di offrire ai club triestini la disponibilità a concorrere alle spese di trasferta nel caso si rendesse necessario rivolgersi ad altri impianti (da Gorizia alla ancora più vicina Capodistria) per garantire l’operatività almeno per gli allenamenti.
Intanto, e una buona notizia almeno c’è, è stato risolto il problema della sede regionale. Nelle scorse settimane il presidente Pettarin aveva pubblicamente denunciato come fosse ormai insostenibile la situazione della sede, nei sotterranei del “Rocco”, a rischio inondazione a ogni pioggia. Ebbene, era subito intervenuto il presidente regionale del Coni Giorgio Brandolin offrendo al movimento dell’ateltica leggera degli spazi nell’ambito degli uffici proprio del Coni, sempre nell’area del “Rocco”, ma non nei sotterranei. E così la situazione-sede è stata risolta al meglio ed è stato scongiurato il paventato trasferimento a Palmanova.
Se ora una soluzione venisse trovata anche per quel che riguarda l’illuminazione del “Grezar”, aspettando poi che venga concluso il cantiere delle tribune...
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