Il goriziano Terpin fa il mattatore in A2 e trascina Bergamo con Umek
GORIZIA Si scrive Jernej Terpin, si legge vittoria. Il goriziano, classe 1996, ha trovato molto probabilmente la propria casa e il proprio habitat ideale in quel di Bergamo, vivendo una stagione dai contenuti spettacolari. Non solo la Agnelli Tipiesse Bergamo è prima in serie A2 con quindici punti di vantaggio (54 contro i soli 39 di Siena, seconda), un abisso, sulla seconda, e sta quindi veleggiando senza storia verso la seconda fase e una promozione sperabile, ma ora, il sestetto di coach Graziosi e con lui il martello isontino, hanno appena conquistato la Coppa Italia di serie A2-A3 della pallavolo italiana, edizione 2021.
Nella finalissima della Coppa italiana, la squadra lombarda ha sconfitto e abbattuto con un netto e perentorio 3-0 (21, 20, 10) il Porto Viro di A3, conquistando la seconda coppa consecutiva ed aggiudicandosi il primo trofeo di stagione, dopo aver sconfitto nelle tornate precedenti Galatina e Cuneo. Mvp della partita, nemmeno ce ne fosse bisogno di dirlo, il goriziano Terpin, ala di 195 centimetri, che ha messo a referto la bellezza di 21 segnature, trascinando per mano i suoi al tripudio finale e meritandosi senza dubbio il titolo di mvp della gara e del torneo. Una Coppa che lancia nell'olimpo Bergamo, ma che ha una forte matrice giuliana, dato che è da segnalare come nella squadra bergamasca giochi anche l'ex biancorosso del Coselli e Sloga Tabor, il triestino David Umek.
Un Terpin che, come dicevamo, sta trovando una dimensione e un palcoscenico di prim'ordine a Bergamo, dopo le stagioni e le esperienze con Bled in A slovena e a Monza in A1, e che, grazie alla precisione e ai circa 20 punti di media a partita, è un trascinatore per la formazione orobica, e non vede l'ora di tornare, proprio magari con la casacca della Agnelli, nella Superlega, nella A1 che compete ad un martello di questo calibro. E al termine della partita stessa, che ha proclamato Bergamo campione, e ribadito lo stesso atleta come miglior giocatore ed attaccante, lo stesso Jernej Terpin ha affermato: «La chiave di questa partita è stata la battuta, un fondamentale dai nove metri che ci ha visti ficcanti ed efficaci. E' difficile giocare contro di noi quando hai palla scontata e lì riesci poi a difendere e a murare. Speriamo che questo trofeo sia solo l’inizio, il campionato è ancora lungo, pieno di insidie, e non possiamo permetterci di pensare oltre alla prossima gara quando incontreremo Lagonegro (ndr)».
E proprio ieri Bergamo si è riconfermata in campionato, battendo 1-3 i potentini della Lagonegro Cave del Sole, con 19 punti del solito Terpin, e come secondo realizzatore il giovane triestino Umek, andato a segno con 16 palloni vincenti. E l'Agnelli ringrazia i suoi pupilli giuliani. —
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