Il figlio s’infortuna, sviene la madre: partita sospesa
TRIESTE. Le improvvise urla di dolore in mezzo al campo, lo svenimento della madre dinanzi al figlio sofferente, l'arrivo dell'autoambulanza, la corsa al Burlo. Per 45 lunghissimi minuti, ieri mattina, il campo di calcio in erba sintetica di via Locchi si è stretto attorno alle sorti di Luca Capobianco. Il giovane giocatore del Sant'Andrea San Vito, che il prossimo 26 ottobre compirà 14 anni, è stato vittima di un terribile incidente di gioco. Attorno al 25' del secondo tempo dell'incontro della categoria dei Giovanissimi regionali il tecnico del S.Andrea Maurizio Piscanc decide di optare per un cambio in seguito all'infortunio occorso ad un proprio giocatore. Luca Capobianco, dopo avere regolarmente effettuato le operazioni di riscaldamento, entra in campo. Il match contro l'Ancona di Udine è ancora in bilico nonostante il 2-0 in favore dei friulani. Passano circa due minuti dalla sostituzione quando all'improvviso, durante una normale fase di corsa senza pallone, il giovane triestino, senza che vi sia alcun contatto con un altro giocatore, si accascia a terra.
Subito le sue grida di dolore squarciano la serenità del campo di gioco di via Locchi. A soccorrere il giocatore arriva un medico, genitore di un giocatore della squadra avversaria. Si capisce immediatamente che la situazione è grave. I genitori del giovane studente dell'Istituto comprensivo “Dante Alighieri”, seduti sugli spalti, abbandonano la tribuna per correre in campo, ma l'emozione nel vedere il proprio figlio sofferente è troppo forte per la madre che di lì a poco sviene. Altre persone soccorrono la donna, che poi si riprende. Il ragazzino continua ad urlare di dolore e ne ha ben ragione: in attesa del referto medico ufficiale pare che si tratti della rottura del femore. Dopo qualche minuto dall'incidente arriva l'autoambulanza che entra sul terreno di gioco. Sugli spalti un silenzio spettrale per una partita di calcio giovanile. Luca viene sedato con una flebo di antidolorifico e con morfina per poi essere imbragato e portato in autoambulanza all'ospedale infantile Burlo Garofolo.
Nel tardo pomeriggio di ieri il presidente del S.Andrea San Vito, Roberto Marion, dopo essere andato a trovare lo sfortunato ragazzo, ha commentato: «Quelle urla spaccavano il cuore, è davvero incredibile la sfortuna che ha colpito questo giovane ragazzo, un bravo ragazzo che da sempre gioca con noi. Gli siamo vicini, e siamo vicini alla sua famiglia, auspichiamo tutti una sua pronta guarigione in attesa di capire bene cosa sia successo». Non risulta infatti che Luca Capobianco avesse mai registrato prima problemi fisici. Il match è stato sospeso in accordo con l'arbitro e la squadra dell'Ancona. «Ringrazio la società avversaria che ha capito la gravità dell'accaduto - conclude Marion - dopo quella scena nessuno voleva continuare».
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