Il Comune di Trieste accetta l’offerta: l'Udinese anticipa i soldi per giocare al Rocco
TRIESTE. Lasciare che sia l’Udinese ad anticipare i soldi necessari per garantire i lavori di adeguamento dello stadio Rocco? Secondo il Comune di Trieste, si può fare. Anzi: di fatto, è l’unico modo per finanziare gli interventi, viste le costrizioni finanziarie imposte all’ente pubblico dal patto di stabilità.
L’Udinese, il cui stadio è sottoposto a pesanti lavori di restyling (di fatto per tutto il prossimo campionato la squadra friulana giocherà in un grande cantiere...), era alla ricerca di una sede di gioco per i preliminari di Europa League in programma ad agosto. Ecco quindi che aveva chiesto la disponibilità del Rocco (come peraltro ha già fatto anche per il prossimo campionato il Cagliari, ancora alle prese con l’insoluto caso Is Arenas). La settimana scorsa però la Commissione prefettizia di vigilanza dopo un sopralluogo al Rocco aveva subordinato il proprio “via libera” alla soluzione di una lunga serie di criticità legate alla videosorveglianza, ma anche alla segnaletica interna ed esterna, ai tornelli e perfino alla pubblica illuminazione. Interventi per una cifra superiore ai 70mila euro, che il Comune non poteva mettere a disposizione in un momento di crisi come questo. Da qui la disponibilità manifestata dall’Udinese di anticipare i quattrini necessari a fare i lavori (e permettere così al Rocco di avere l’agibilità per ospitare incontri di calcio dalla serie B in su, fino alla Nazionale) e poi individuare una forma di recupero, ad esempio scalando la cifra spesa dall’affitto dovuto per l’utilizzo dell’impianto.
«Abbiamo verificato che una soluzione di questo tipo è possibile - spiega l’assessore comunale allo Sport Bruno D’Agostino - e ho già parlato con il direttore amministrativo dell’Udinese Rigotto per comunicargli questa disponibilità da parte del Comune. Il Comune, lo ribadisco, è interessato a che lo stadio venga utilizzato il più possibile e non dimentichiamo che senza lavori di adeguamento non avrebbe più l’autorizzazione nemmeno il Cagliari o qualsiasi altra società interessata a chiederlo in affitto».
Dopo il semaforo verde da parte dell’autorità politica, starà quindi ora ai tecnici dell’ufficio Sport del Comune e della società sportiva friulana mettersi attorno a un tavolo per individuare, punto per punto e sulla base delle indicazioni segnalate dalla Commissione di vigilanza, tutto il lavoro da svolgere, fissare il “conto della spesa” e, di conseguenza, anche le modalità di recupero da parte dell’Udinese dell’anticipo. E così forse il Rocco potrà essere adeguato alla normativa di sicurezza Uefa e l’Udinese potrà evitare di andare a Modena (l’alternativa individuata) per disputare i preliminari di EuroLega.
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