I ragazzi della pallanuoto di Nova Gorica si allenano in piazza Transalpina

GORIZIA

Una...prova di forza contro ogni barriera confinaria. È quella che, tra flessioni e addominali, hanno virtualmente svolto i ragazzi e le ragazze della squadra di pallanuoto di Nova Gorica: l'altro pomeriggio, infatti, in quella piazza Transalpina che unisce le due Gorizie e che nelle ultime settimane è stata nuovamente divisa con una rete, si è svolto qualcosa di più di un semplice allenamento di un club di pallanuoto.

Si, perché il valore simbolico di quegli esercizi ginnici che nella pallanuoto servono per scaldare i muscoli prima di entrare in acqua è stato capace di abbattere davvero, in senso figurato, il nuovo confine fissato in quel punto tra Slovenia e Italia. La società di pallanuoto di Nova Gorica, infatti, vede tra i propri tesserati sia ragazzi e ragazze della Slovenia, che nostri giovani connazionali: ed in questi mesi, a causa dei blocchi sanitari prima e dell'impossibilità di varcare i confini poi, allenarsi insieme è sempre stato impossibile. Ecco quindi l'idea, bellissima e geniale: ritrovarsi tutti al piazzale della Transalpina e svolgere un allenamento nello stesso posto, sebbene separati da una rete divisoria. Da una parte gli sloveni, dall'altra gli italiani, ma incitati dallo stesso allenatore perché una barriera potrà tenere lontani i corpi, seppure solo di qualche centimetro, ma non potrà fermare le voci e l'entusiasmo di chi vuole vivere, divertirsi e socializzare insieme.

E così ecco che in quell'allenamento c'è stato il più bello spot alla candidatura unitaria di Gorizia e Nova Gorica a Capitale europea della Cultura 2025: giovani di entrambe le nazionalità, uniti nell'amicizia e nella passione per lo stesso sport, che riescono a farsi beffa di un confine pur rispettando pienamente le regole vigenti. Qualcosa da diffondere, che non a caso ha ricevuto il plauso di tanti sostenitori su entrambi i lati della Transalpina, piazza più che mai centro-boa di un legame che nessuna barriera sarà in grado di scindere. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo