I Kiwi per ora sono invincibili Luna Rossa dovrà combattere
TRIESTE Ufficialmente non c’è un vincitore alla Prada Christmas Race, ma sono comunque tanti i dati che emergono dai round robin dell’America’s Cup World Series che l’hanno preceduta. Emirates Team New Zealand è «una pagina del libro davanti agli altri» per citare Vasco Vascotto, ovvero ha dimostrato di essere fin da subito la barca da battere sfruttando al meglio il ruolo di defender. American Magic è un gruppo molto solido e Luna Rossa Prada Pirelli Team ha ottime basi, ma non potrà perdere nemmeno un minuto da qui all’inizio della Coppa nel perfezionare la barca se vuole essere pienamente competitivo. I britannici di Ineos sono relegati al ruolo di comprimari. Ma andiamo con ordine. Questa settimana nelle acque di Auckland sono andati in scena i primi scontri tra i quattro team che parteciperanno alla 36ma edizione dell’America’s Cup, la quale si svolgerà dal 6 al 21 marzo e avrà come prologo la Prada Cup (15 gennaio-22 febbraio) ossia la selezione per lo sfidante dei neozelandesi. Le prove di dicembre sono state quindi l’unica e ghiotta occasione per vedere sfidarsi tutte le barche. Molto si è discusso su quanta pre-tattica sarebbe stata messa in campo in queste prime regate e alla fine si può dire che il meteo ha permesso di evitare la cruciale decisione sul “quanto tirare” attrezzatura, manovre e ingaggi. Con vento medio-leggero questi avveniristici monoscafi di 20 metri che volano sull’acqua hanno superato abbondantemente i 30 nodi, ma hanno svelato il limite di non poter regatare con 8 nodi. Se il programma delle prime tre giornate è stato portato a termine, la finale di ieri è stata annullata dopo che né i neozelandesi, né gli inglesi (nel frattempo addirittura doppiati dai kiwi) hanno raggiunto il traguardo entro il tempo limite. Rimangono allora validi solo i risultati dei primi tre giorni. Su sei prove portate a termine New Zealand ne vince cinque e conta un’unica sconfitta a carico degli statunitensi, i quali hanno conquistato quattro regate e ne perdono due (con i neozelandesi e Luna Rossa).
Gli italiani “pareggiano” con un 3-3, mentre gli inglesi si leccano le ferite dopo un tennistico 0-6. Non è facile dare un giudizio complessivo sul debutto del Luna Rossa Prada Pirelli Team. Appare evidente che un grande lavoro di analisi dei dati e delle performance dovrà essere effettuato per rendere la barca più competitiva e del ristretto gruppo di lavoro chiamato a questa onerosa verifica fa parte anche il nostro Matteo Ledri, che in questi giorni ha monitorato prestazioni, sistemi e strutture. In acqua c’erano invece Nicholas Brezzi, unico “mulo” in regata nel ruolo di grinder, Andrea Tesei, in gommone come secondo randista pronto a subentrare al titolare Pietro Sibello, e soprattutto il senatore Vasco Vascotto, che oltre a ragionare di strategia, indicando al duo Bruni-Spithill il posizionamento da assumere in partenza, ha assunto anche il compito di tenere alto il morale e indicare l’obiettivo finale all’intero equipaggio. Queste regate sono state uno spettacolo per chi le ha viste da casa? Secondo Vascotto: «In momenti difficili come questo c’è bisogno di tifare per qualcosa di bello». E a giudicare dal numero di persone che hanno passato notti in bianco per vedere Luna Rossa, le parole di Vasco sono una sintesi perfetta.
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