Granoche: «Sono sereno, il dopo Pisa è digerito. La nostra arma in più sarà una partenza forte»

Pablo parla della squadra dopo la prima fase di preparazione: «Stesso gruppo e c’è entusiasmo per essere più continui» 

TRIESTE «Sono sereno, la nostra forza deve essere la continuità rispetto l’anno passato». L’agosto dell’anno scorso arrivò in chiusura di mercato salutato e osannato da tutta quella gente che aveva esultato in serie B per i suoi gol. Una fiammata di entusiasmo e nostalgia per i tempi della B che aveva portato immediatamente alcune centinaia di abbonamenti in più. Tornava a Trieste protagonista di una squadra che aveva l’obiettivo di divertire e occupare la miglior posizione possibile nella parte alta della classifica. Pablo Granoche si appresta ad affrontare un’altra stagione da protagonista, con l’ardore che ben si identifica nel suo soprannome storico “Diablo”. Le condizioni ci sono tutte, a cominciare dalla serenità di un padre felice di vivere nel capoluogo giuliano (Pablo vive qui con la moglie e i tre figli Matias, Sophia e Greta).

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esultanza per il gol 0-1 di Andrea Ferretti,Reggiana-Feralpisalo play-off di lega pro,Reggio Emilia 14 maggio 2017. Ph Fotolive Simone Venezia


Pablo, le condizioni per fare ancora meglio ci sono tutte? Squadra, stato fisico e soprattutto serenità?

«Sono contento, la famiglia si è inserita molto bene e i bambini hanno creato le loro amicizie, quindi mi sento bene e sono sereno. Spero di partire forte, non come l’anno scorso, ebbi qualche acciacco che mi rallentò la forma fisica. Speriamo di partire forte e fare un buon campionato con tutta la squadra».

Partire forte. Questo l’imperativo?

«Dobbiamo approfittare di questo vantaggio, siamo consapevoli di ripartire da una base solida, che sono lo stesso allenatore e tanti giocatori dell’anno passato. Dobbiamo farne tesoro. Abbiamo fatto entrare negli schemi del gruppo i nuovi, si sta creando lo stesso entusiasmo dell’anno scorso».

Anche il modulo è una certezza.

«Per i nuovi è facile inserirsi perché questo è un gruppo che ti da’ una mano, a chi ha voglia di sacrificarsi le braccia sono sempre aperte. Stiamo bene, abbiamo lavorato molto sul piano fisico e inizieremo ad affrontare le partite che contano a cominciare dalla Coppa Italia di domenica».

Si è conclusa la prima parte del ritiro a Piancavallo. Un parere?

«Abbiamo lavorato duro, ci siamo anche divertiti perché questo è un gruppo bello, unito e al di là del lavoro siamo stati bene assieme. Sembra ieri che eravamo al Rocco a giocare contro il Pisa, ma siamo ripartiti liberandoci da tutti i pensieri negativi».

L’insegnamento dell’anno scorso?

«Se facciamo un passo indietro e guardiamo all’anno scorso, ci è mancato molto poco per raggiungere il Pordenone. Dobbiamo ripartire da quell’idea là, non fare calcoli e giocare con lo stesso spirito di quando davamo la caccia alla capolista».

Che campionato sarà?

«Dovremo partire forte, ci sono squadre attrezzate come il Padova, c’è il Vicenza che si sta rinforzando benissimo, la Feralpi e altre piazze che vorranno darci battaglia. Ci sarà equilibrio, il nostro punto di vantaggio, sottolineo, è il fatto che siamo gli stessi dell’anno scorso».

Siamo vicini al primo impegno ufficiale. Una vittoria farebbe bene al morale e porterebbe la squadra contro il Perugia.

«Pensiamo alla Cavese perché le brutte figure sono a portata di mano, noi invece vogliamo regalarci il passaggio del turno sapendo che le squadre che vengono a Trieste sono sempre molto motivate. Dovremo fare un’ottima partita continuando su ciò che è stato fatto l’anno scorso, questa deve essere la nostra mentalità per migliorare ancora». —


 

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