Granoche all’assalto del record di De Falco

L’attaccante vuole arrivare a quota 25. Il diesse: «Sarei felice se Pablo riuscisse a batterlo»
TRIESTE
All’assalto dei record di Dino Fava (22 gol in B) e di Totò De Falco (25 reti in C1 nella stagionwe 82-83). Questi sono i prossimi obiettivi di Pablo Granoche, 25 anni, che a Grosseto ha raggiunto quota 21. Fava, che nello sfortunato campionato 2002-03 fece impazzire il Rocco con le sue prodezze, è ormai a un tiro di schioppo. L’attaccante sudamericano, le cui quotazioni salgono settimana dopo settimana, potrebbe raggiungere SuperDino già sabato prossimo in occasione della partita casalinga con il Modena. Il terzo traguardo dell’uruguagio è quello di riuscire a scavalcare in queste ultime sette partite l’ex alabardato Denis Godeas che guida la classifica dei cannonieri di serie B con 23 gol. Tutta la squadra è pronta ad aiutarlo. «Ragazzi, diamogli una mano», ha detto capitan Allegretti nello spogliatoio».


A Pablo, in seno all’Unione, tutti vogliono bene non tanto perchè segna gol a raffica (comunque sempre graditi) ma per la sua modestia e la sua affabilità. «Non è un tipo che si monta la testa - spiega il direttore sportivo Totò De Falco. «Ha mantenuto un’umiltà che gli consente di migliorare giorno dopo giorno, basta vedere il gol che è riuscito a fare in Maremmma. E’ un ragazzo generoso, di gran cuore. Quando la scorsa settimana l’ho portato in visita a una scuola, ha cominciato a calciare rigori con gusto assieme ai bambini. Proprio si divertiva».


Ma per De Falco Granoche potrebbe essere una sorta di rivale, visto che il suo record di 25 gol è in pericolo. «Ma non esiste, sono il suo primo tifoso e mi auguro che arrivi a questo traguardo perchè se lo merita. Magari ci riuscisse e poi i suoi gol hanno un altro peso specifico. Io li ho fatti in C, seppure i un’epoca in cui i difensori ti marcavo stretto anche se andavi al bagno, mentre Pablo li ha realizzati in B». Totò lo considera un po’ figlio perchè Granoche per lui è come uno specchio in cui si può rivedere da giovane. «In effetti come caratteristiche siamo abbastanza simili. Mi ricordo che quando abbiamo visionato le cassette, mi aveva subito colpito il suo istinto da predatore in area di rigore. E’ uno che capisce prima degli altri dove finirà la palla e per questo anticipa i difensori. Così negli ultimi venti metri ero anch’io, rapidità e fiuto del gol. Granoche ha enormi margini di miglioramento, in allenamento si applica molto. Già adesso è capace di fare reparto da solo».


La lista degli estimatori del bomber alabardato è bella lunga. Lo vogliono in A ma anche all’estero soprattutto in Spagna. Tuttavia De Falco non è così sicuro che a fine stagione l’attaccante se ne andrà. «Per la Triestina Pablo è una grande risorsa ma il mercato ha spesso degli sviluppi imprevedibili. Chissà, può darsi che un grande club lo prenda e che poi ce lo lasci ancora un anno. Ma è prematuro fare questi discorsi, in questi ultimi due mesi Granoche e la Triestina possono togliersi ancora delle belle soddisfazioni. Non abbiamo le tribolazioni degli ultimi due anni quando ci siamo salvati all’ultima giornata. Possiamo perciò giocare con maggiore serenità». E far fare gol a Pablito.

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