Gli ex Berretti sono ancora in stand-by

TRIESTE. C’è un bel manipolo di giocatori che potrebbe far gola a più di una società: sono i “Berretti” della fallita Triestina, quelli che Giorgio Gorgone ha portato ai quarti di finale nazionali, dove sono stati eliminati dal Como ai calci di rigore, oltre che al debutto in prima squadra. Con il fallimento, tutti liberi ma anche, tutti un po’ timorosi per il loro futuro, con il dubbio che – proprio all’inizio della loro carriera professionistica – possano ritrovarsi in una situazione difficile come quella passata in maglia alabardata. Per il momento tutti in vacanza ma con il cellulare sempre acceso, perché la telefonata buona potrebbe arrivare da un momento all’altro. «A dire il vero – racconta Alessio Cristiano Rossi – ho avuto altro cosa fare perché ero impegnato con la matura: dovrebbe esser andato tutto bene, almeno questa è la sensazione. Poi ci sarà l’Università, anche se un pensierino al calcio come professione lo faccio. Per ora mi guardo in giro e se dovesse risorgere la Triestina, non direi certamente di no». E’ un po’ il discorso di tutti quello di privilegiare una nuova Triestina:: «Qualcuno mi ha telefonato – dice il friulano Fabrizio Pratolino – soprattutto dalla Serie D ma, per ora, non ho nessun accordo. A Trieste ci potrei tornare se ci fossero presupposti validi per la ripartenza». Da San Daniele Luca Cecchini, il difensore che si è fatto ammirare più volte in prima squadra: «La speranza è che si faccia viva qualche squadra della Prima Divisione: non ho fatto provini ma so che il mio procuratore Marco Zanier, ha ricevuto delle proposte che vaglieremo. Per ora, un po’ di vacanza, comunque». Il provino, invece, l’ha già fatto tempo fa con il Varese: «Sono sempre in attesa di una risposta – commenta Luca Zamparo da Muzzana – ed ovviamente sarei ben contento dell’esperienza in Lombardia». Tra gli ex ce ne sono comunque di già accasati: Juri Cisotti, appena confermato dal Chievo ed il portiere Marco Franceschin è del Vicenza: «Vediamo se ci ripescano – dice – altrimenti è probabile che mi mandino da qualche parte in prestito».