Gagliardi: "Voglio la salvezza dell'Unione ad ogni costo"

Prima intervista all'allenatore della Triestina che ha rilevato Ferazzoli: "In campo solo i giocatori che hanno carattere"
Gianluca Gagliardi
Gianluca Gagliardi

Calabrese, 45 anni il prossimo agosto, Gianluca Gagliardi è il terzo allenatore della stagione sulla panchina della Triestina dopo Lotti e Ferazzoli. Spetta a lui, adesso, cercare di portare l’Unione alla salvezza.
Gagliardi, con che spirito si arriva da Cosenza, a cinque giornate dalla fine, per salvare la Triestina?
«Quello di salvarla è l’unico motivo per il quale sono qua e che mi ha spinto a lasciare casa e lavoro per venire a Trieste: solo per il piacere di questo sport e il fascino di questa piazza».

La Triestina cambia allenatore
Gianluca Gagliardi


Trieste resta una piazza importante dopo gli ultimi anni?
«Una bella donna rimane sempre una bella donna anche con qualche ruga in più. Chi fa calcio a questi livelli non può perdere l’occasione di venire a Trieste: anche se dista 1200 km, per gli stimoli che dà è preferibile a soluzioni più comode. Io ho avuto il piacere di allenare nella mia città, cosa ancora più difficile perché nessuno è profeta in patria, ottenendo buoni risultati. Ma quello che conta sono gli stimoli, a questi livelli non lo si fa né per gloria né per soldi, anche perché in giro non ce ne sono».
Come mai, dopo l’ottima stagione da esordiente sulla panchina del Cosenza, poi è rimasto fermo?
«Fortunatamente ho un’attività, avevo un altro figlio in arrivo e non potevo allontanarmi da casa, anche se avevo delle richieste. Anzi, lo stesso discorso con la Triestina era stato accennato ad agosto ed era tornato a dicembre. Se si è concretizzato solo adesso, non è perché si era giunti alla disperazione, ma perché finalmente potevo muovermi».
Come è stato il primo impatto con la squadra?
«I ragazzi erano dispiaciuti per Ferazzoli, al quale dò il mio abbraccio simbolico: gli allenatori pagano sempre per demeriti non propri, era successo anche a Lotti. Ma ora mancano 5 giornate, non serve piangersi addosso, in qualsiasi modo deve arrivare la salvezza». (l'intervista completa sulle edizione cartacea)
 

Triestina, il "neo" del nuovo allenatore Gagliardi

Riproduzione riservata © Il Piccolo