Francesca Clapcich, il sesto posto sfuma per pochi metri VIDEO

Incredibile epilogo della seconda tappa della Volvo Ocean Race a Città del Capo. La barca della velista triestina beffata per un decimo di miglio ed è solo settima
Leg 02, Lisbon to Cape Town, day 16, Dee Caffari, Liz Wardley and Francesca Clapcich onboared Turn the Tide on Plastic as it passes Tristan da Cunha in the fog . Photo by Sam Greenfield/Volvo Ocean Race. 21 November, 2017
Leg 02, Lisbon to Cape Town, day 16, Dee Caffari, Liz Wardley and Francesca Clapcich onboared Turn the Tide on Plastic as it passes Tristan da Cunha in the fog . Photo by Sam Greenfield/Volvo Ocean Race. 21 November, 2017

TRIESTE Un decimo di miglio, meno di 200 metri di distacco. Sembra incredibile, ma dopo oltre 7500 miglia di navigazione discendendo l’Atlantico da Lisbona al Sudafrica questo è stato il vantaggio con cui Scallywag ha preceduto sulla linea d’arrivo a Città del Capo Turn the Tide on Plastic, la barca che ha a bordo la triestina Francesca Clapcich nella volata per evitare l’ultima posizione.

 

Ocean Race, Clapcich al traguardo a Cape Town


Si è così conclusa dopo tre settimane di navigazione la seconda tappa della Volvo Ocean Race, con la barca di Francesca che ha quindi dovuto accontentarsi del settimo e ultimo posto nell’ordine d’arrivo. Meglio - nella tappa vinta dal team spagnolo Mapfre - è andata a Team Brunel che vede in barca il romanese Alberto Bolzan e l’italoargentino Maciel Cicchetti, giunto quarta.

 

Leg 2. Arrivals from Lisbon to Cape Town. Photo by Pedro Martinez/Volvo Ocean Race. 25 November, 2017.
Leg 2. Arrivals from Lisbon to Cape Town. Photo by Pedro Martinez/Volvo Ocean Race. 25 November, 2017.

 

«Siamo finalmente arrivati dopo 21 giorni di navigazione, siamo un po’ stanchi!» ha detto Francesca Clapcich al suo sbarco a Città del Capo: «Purtroppo il risultato non è quello che speravamo e forse nemmeno quello che ci meritavamo dopo tanti giorni di “match-race” in mezzo all’oceano. Siamo arrivati una lunghezza dietro Scallywag: fa un po’ arrabbiare, però abbiamo visto che possiamo giocarcela fino alla fine, abbiamo sempre lottato e anche quando le cose sembravano mettersi male abbiamo sempre lottato per cercare di tornare in gioco. Penso che ogni volta impariamo cose nuove» ha aggiunto: va ricordato che Turn the Tiude on Plastic è l’equipaggio più giovane della flotta ma non per questo destinato a fare da vittima sacrificale...

«Per me - ha aggiunto Francesca - è stata un’esperienza incredibile. È già un sogno partecipare alla Volvo Ocean Race e lottare per cercare di fare un buon risultato è ancora più incredibile. C’è un po’ di amarezza ma sono contenta di essere arrivata fino qui».

«È stata una tappa bellissima - aveva detto qualche ora prima Alberto Bolzan all’arrivo in Sudafrica -. Era già una delle mie favorite, ma è andata oltre le aspettative, anche grazie al vento che non ci ha mai lasciato: anche in avvicinamento a Città del Capo siamo arrivati fino ai 40 nodi. Come team stiamo migliorando giorno dopo giorno per rendere la barca sempre più veloce. Certo però che magari potevamo anche fare meglio del quarto posto...»

La prossima tappa vedrà la flotta andare da Città del Capo e Melbourne percorrendo circa 6500 miglia. La partenza è prevista il 10 dicembre, l’arrivo attorno al 28 dicembre. Prima della partenza, l’8 dicembre, Città del Capo ospiterà la terza in-port race.

Questa la classifica dopo la seconda tappa (tra parentesi i punti conquistati in ciascuna frazione): 1) Mapfre (6,7, 1 extra) 14 punti; 2) Vestas (7,5, 1 extra) 13; 3) Dongfeng (5,6) 11; 4) AkzoNobel (4,3) 8; 5) Team Brunel (2, 4) 6; 6) Sun Hung Kai/Scallywag (3,2) 5; 7) Turn the Tide on Plastic (1,1) 2.

GuidoBarella. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo