Esimit davanti a tutti anche a Malta. “Mascalzone” si ritira

La barca dell’armatore Igor Simcic, fresca vincitrice della 46.a Barcolana, ha conquistato anche la Rolex Middle Sea Race
Esimit trionfante alla 46.a Barcolana
Esimit trionfante alla 46.a Barcolana

TRIESTE. Alle 22.42 di martedì sera è arrivata la 35.ma “line honours” consecutiva conquistata da Esimit Europa 2. La barca dell’armatore transfrontaliero Igor Sim›i› ha infatti vinto in tempo reale la Rolex Middle Sea Race, la regata che prevede la circumnavigazione in senso antiorario della Sicilia con partenza e arrivo a Malta. Oltre 600 miglia con, quest’anno pochissimo vento nelle vele, tanto che Esimit per percorrerle ci ha impiegato 3 giorni, 10 ore, 42 minuti e 5 secondi.

Programmi A bordo di Esimit Europe 2 agli ordini dello skipper Jochem Schümann, hanno regatato velisti provenienti da 9 nazioni tra cui gli italiani Cristian Griggio, Gabriele Olivo, Stefano Rizzi e Stefano Ciampalini. Fanno parte del team anche Vittorio Volontè (dt), Massimiliano Carbone (responsabile di coperta) e Roberto “Boniek” Reno (responsabile del rigging). E al termine della regata, Igor Sim›i› ha confermato che nei programmi 2014 di Esimit non ci sarà la Barcolana: «Abbiamo concluso con successo anche la quinta stagione con un numero record di regate disputate nelle quali Esimit Europe 2 è rimasta imbattuta sull’acqua. Abbiamo ottenuto la 35.ma vittoria consecutiva, un vero grande successo per tutti noi e per la barca. Ora ci concentreremo su un’analisi dettagliata della stagione e per preparare i piani per il futuro, ma posso già anticipare che nel 2015 ci concentreremo sulle regate nel Mediterraneo occidentale, quindi in Spagna, Francia, Italia e a Monaco, la casa del nostro team che è portacolori dello Yacht Club de Monaco».

Il ritiro di “Mascalzone” E’ invece finita prematuramente nel tardo pomeriggio di martedì la prima esperienza del Cookson 50 di Mascalzone Latino alla Rolex Middle Sea Race. Dopo circa 76 ore e 380 miglia percorse, nella terza giornata di regata è accaduto quello che non si vorrebbe succedesse mai: la rottura, nelle acque delle Egadi, della sartia diagonale D2. E “Mascalzone” ha dovuto trovare ospitalità nel porto di Trapani. Con Vincenzo Onorato al timone, c’erano a bordo anche il triestino Gabriele Benussi alla tattica e l’udinese Andrea Ballico alle scotte. Questo, da Trapani, il commento del comandante Davide “Manolo” Scarpa: «Non ci voleva: siamo molto dispiaciuti, perché dopo tre giorni e mezzo di regata, molto frustranti, con pochissimo vento specialmente nelle ultime 24 ore, eravamo in una posizione molto buona, controllavamo la testa della flotta».

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