Ecco la vera Falconstar, tutta difesa e intensità

MONFALCONE. Sbagliato, anzi vietato, ridurre la vittoria della Falconstar sulla (ex) capolista Oderzo a un tiro che centra il bersaglio, seppur da 3 punti e seppur a pochi secondi dal termine. Non è stato solo il game-winner di Graziani a sancire la vittoria dei biancorossi, così come non sarebbero stati sufficienti i puntuali assist di Laezza o l’ormai abituale “ventello” di Colli se alle spalle non ci fosse stata la miglior prestazione stagionale della Falconstar, almeno per quanto riguarda i secondi venti minuti.
Una performance di pura intensità, con la pressione difensiva di un Giannotta magistrale sul playmaker avversario a galvanizzare non solo i compagni ma anche il pubblico, che nella ripresa ha trascinato la squadra dopo una prima parte di gara sonnolenta. «Abbiamo vinto in volata solo perché Oderzo ha potuto contare su un Basei (29 punti con 10/17 dal campo e 7/7 dalla lunetta, ndr) in giornata di grazia - analizza coach Franceschin - con una ripresa giocata in quel modo avremmo chiuso la partita ben prima contro qualunque altro avversario. E’ questa la Falconstar che voglio vedere, è una metà partita, che ci apre gli occhi: se ci esprimiamo come nei secondi 20’ ce la giochiamo con tutti».
Non che nella prima parte di gara la squadra monfalconese sia mai stata sotto né nel gioco né punteggio, semplicemente non era la vera Falconstar. «Abbiamo provato ad alzare il ritmo e quello l’abbiamo fatto bene, ma ci siamo dimenticati di difendere - continua il tecnico triestino - e anche per questo siamo arrivati all’intervallo sul 40 pari. Un tipo di prestazione con la quale puoi vincere o puoi perdere ma con la quale non dai la sensazione di comandare la partita come invece abbiamo fatto nella ripresa».
Franceschin riconosce di essersi fatto sentire con i suoi durante l’intervallo lungo e la squadra ha recepito il messaggio, ripresentandosi in campo trasformata. La partita ha confermato le aspettative della vigila: per quanto forte, Oderzo preferisce giocare a difesa schierata con il gioco dentro-fuori con i lunghi, lo stesso tema dello spartito Falconstar, che dunque si è trovata meglio rispetto alle precedenti partite “corri e tira”.
Serviva però ritrovare anche l’apporto della panchina per sfruttare il vantaggio numerico nelle rotazioni e tutti i giocatori hanno risposto presente, soprattutto con una difesa che ha costretto gli ospiti a perdere ben 26 palloni.
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