Due medaglie d’oro dai nostri atleti: Panerai nella pallanuoto e Zonca per la pallavolo

Due medaglie d’oro per due atleti regionali alle Universiadi. Federico Panerai, mancino della Pallanuoto Trieste protagonista grazie ai gol decisivi nella partita contro gli Usa.
Dall’altra parte un monfalconese come Paolo Zonca che si è rivelato determinante segnando 7 punti e siglandone due fondamentali per completare la rimonta degli azzurri al quinto set .
«Non ci sto capendo niente, salire sul gradino più alto del podio non si può proprio descrivere: sono felicissimo». Panerai non riesce ad esprimere la gioia per la medaglia d'oro conquistata nella finalissima delle Universiadi grazie alla schiacciante vittoria per 18-7 (4-1, 3-2, 3-1, 8-3) contro gli Usa. Alla piscina Scandone di Napoli gli azzurri hanno giganteggiato senza praticamente mai soffrire gli statunitensi apparsi inermi di fronte alla forza del collettivo allenato da Angelini (tecnico della Rari Nantes Savona).
Nel primo tempo l'Italia vola subito sul 3-0 grazie ai gol di Bruni, Alesiani e Campopiano. Cavano accorcia le distanze ma Panerai ristabilisce il +3 dei primi otto minuti di gioco.
Nel secondo periodo Abramson dimezza lo svantaggio e Gruwell riporta in scia gli Stati Uniti (4-3). Gli azzurri riprendono a macinare gioco e gol grazie a Del Basso, Cannella e Guidi fissando il 7-3 a metà gara. Al cambio campo Esposito firma l'8-3. L'Italia è impenetrabile in difesa, e in attacco non perde un colpo. Cannella va in gol su rigore, poco dopo Campopiano piazza il colpo del 10-3. Gli Usa replicano con il solo Rosenfeld. Negli ultimi otto minuti gli azzurri continuano a giocare a mille tanto da piazzare un clamoroso parziale di 8-3 con tanto di altro gol di Panerai, che chiude dunque la finale con una doppietta personale. A fine partita il mancino della Pallanuoto Trieste ha voluto dedicare l'oro ai propri cari: «Dedico a tutte le persone che mi vogliono bene e che credono e hanno creduto in me. In piscina c’erano i miei genitori mio fratellino e la mia ragazza, è stato ancora più bello vincere». La formazione italiana allenata da Angelini: Pellegrini, Del Basso, Cannella 3 (1 rig.), Spione, Panerai 2, Campopiano 4, Guidi 2, Bruni, Alesiani 2, M. Di Martire, Novara 2, Esposito, Massaro. La formazione statunitense allenata da Flacks: Turner, Abramson, Brozyna, Cavano, Ehrhardt, Langiewicz, Gruwell, Rosenfeld, Rossman, Williams, Woodhead, Krutonog.
FEMMINILE
Niente da fare invece per l'Italia rosa di Martina Miceli sconfitta in finale per 8-7 (3-3, 2-1, 2-1, 1-2) dall'Ungheria. Riccardo Tosques .
Pallavolo
Ha dato sabato la svolta alla partita. Quando il tecnico Gianluca Graziosi lo ha guardato e gli ha detto «Tocca a te» lui non ha avuto dubbi. Avrebbe potuto replicare che si aspettava un maggiore utilizzo sia nella fase a gironi che in quella a eliminazione diretta: ma c'era una finale da vincere,. Dopo 49 anni. Non era il tempo di fare polemiche, era il tempo di invertire la rotta in una finale che per lunghi tratti ha rischiato di essere maledetta. Paolo Zonca ce l'ha fatta. Ha vinto la medaglia d'oro con l'Italia che ha trionfato nel torneo di volley maschile 49 anni dopo il trionfo di Torino cui seguì un boom del volley in Italia. Dopo aver perso il primo set per 16-25, l'Italia aveva bisogno di una svolta. E l'uomo della svolta è stato Paolo Zonca, che si è rivelato determinante. Ha segnato 7 punti, ma soprattutto è stato capace di siglare due punti fondamentali per completare la rimonta degli azzurri al quinto set: una parallela sublime per il 4 pari e un mani-fuori per portare gli azzurri sul 6-5. A fine gara è stato festeggiato dalla sua fidanzata Jennifer Boldini, mantovana di Castiglione delle Stiviere che gioca in A2 come regista. Si intrecciano, come in un fiume in piena, i ricordi di chi ha visto Zonca crescere.
«A Gemona in B2 era il più giovane della squadra – ricorda il suo allenatore dell'epoca Paolo Mattia – ricordo che sua madre faceva la spola da Monfalcone per farlo allenare. Ora va a Nantes e faccio una previsione. Uno come Paolo ci serve subito. Quando? A Tokyo 2020». Paolo dopo essere cresciuto alla Fincantieri, ha vestito le maglie di Villa Vicentina e Gemona, prima di scendere a Roma al Club Italia. Ha giocato di recente a Livorno in A2 e partirà per Nantes, dove militerà nella serie A1 francese. Nel Trofeo delle Regioni 2013 a Loreto Mauro Rossato, oggi ds del Pordenone, era il team manager di quella spedizione. «Paolo era il capitano di quella rappresentativa – ricorda l' ex allenatore della Libertas San Giovanni – e lo era perchè non solo era un giocatore forte, ma aveva grandi qualità morali. Trascinava il gruppo, manteneva l'ordine, aveva carisma ed era molto rispettato dai compagni. Quella fu l'ultima estate trascorsa in Friuli, sapevamo che avrebbe raggiunto il Club Italia». —
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